di Monica De Santis
Nato a San Giorgio a Cremano, la stessa cittadina alle porte di Napoli che diede i natali all’attore Massimo Troisi, Paolo Caiazzo è oggi uno dei cabarettisti più conosciuti ed apprezzati non solo in Campania. I suoi primi passi nel mondo del teatro a vent’anni, li muove nel 1987, quando inizia a frequentare la Bottega Teatrale del Mezzogiorno al Teatro Cilea. Qui, sotto la direzione di Antonio Casagrande e Maurizio Casagrande, intraprende la carriera di “attore brillante”. Al Festival del Teatro Piccolo di Napoli, Caiazzo si aggiudica il premio come miglior attore protagonista e nel 2001 si classifica primo al Festival di comicità nazionale Charlot 2001 di Paestum. Partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche come Quelli che il calcio (2001-02), Bulldozer, Zelig Off e Colorado Cafè Live. Firma anche una delle “copertine” della trasmissione di approfondimento politico Ballarò. Nel 2008 riceve dal sindaco di San Giorgio a Cremano Mimmo Giorgiano il premio Massimo Troisi alla Carriera. A partire dal 2010, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, i suoi monologhi si segnalano per l’invito alla rilettura critica del Risorgimento. Oggi Paolo Caiazzo torna nel salernitano con un nuovo ed esilarante spettacolo. Con un chiaro ed evidente omaggio alla citazione di Totò, il Principe della risata e alla sua battuta cinematografica «Signore si nasce, ed io lo nacqui… modestamente», Paolo Caiazzo approda al Teatro Charlot questa sera alle 21 con “Terroni si nasce”. La struttura gestita da Cultura & Spettacolo e diretta da Gianluca Tortora e Piermarco Fiore, rispettivamente direttore artistico e organizzativo del polo culturale, prosegue nel segno della comicità. «Il termine “Terrone” inserito nel titolo è anche una dichiarazione d’amore per le mie origini, ed io, come contadino della mia “Terra”, intendo coltivarla!», ironizza il comico di Made in Sud. Con leggerezza e il supporto di musicisti in scena l’artista racconta la sua “meridionalità”. Monologhi, poesie e canzoni per uno spettacolo di incalzante divertimento e riflessioni sui pregi e difetti della “Terronia”. Ma non solo Sud! Anche attualità, politica nazionale ed internazionale per commentare comicamente la vita di tutti i giorni, vizi e manie dei nostri tempi ma sempre con la filosofia che la Campania regala. Non mancherà in scena il suo alter ego televisivo, Tonino Cardamone, ed il suo motto: “’a capa mia nun è bona”. A lui è affidata la parentesi della follia dei saggi con la saggezza della sua follia. «Più che uno spettacolo è una “Mission” sempre più “Impossible” ai giorni d’oggi: divertire e divertirsi. Ma bisogna tentare, anche su tematiche serie e drammatiche, senza prendersi tanto sul serio, perché sono sempre più convinto che affrontando un problema ridendoci su, è probabile che si vinca, se ci si abbatte e dispera…abbiamo perso», conclude Caiazzo. L’ultimo appuntamento con la stagione teatrale dello Charlot è con il trio comico Villa PerBene, venerdì 8 aprile.