di Marta Naddei Non solo un cartellone operistico da oltre tre milioni di euro. Non solo un direttore artistico da 243mila euro annui. Non solo un segretario artistico da 30mila euro per cinque mesi. Per il Teatro Verdi di Salerno si spendono fior fior di euro. Dopo le polemiche nate anche durante la scorsa seduta del Consiglio comunale – sollevate dal consigliere di Nuovo centro destra Roberto Celano – sugli eccessivi costi sostenuti per il sostentamento del Massimo cittadino (cui non corrispondono però altrettanti introiti), tanto da far sostenere all’esponente dell’opposizione che a conti fatti «l’abbonamento è come se lo pagasse anche chi a teatro non ci va», ecco spuntare altre cifre, altre consulenze che altro non fanno che far lievitare la cifra finale sborsata per portare a termine una sola stagione operistica del Verdi. Si tratterebbe, in questo caso, di una consulenza che riguarda l’aspetto della comunicazione e che dal 2010 al 2013 avrebbe pesato sulle finanze del Comune di Salerno per la bellezza di quasi 200mila euro. Il condizionale è d’obbligo perché dell’effettivo contratto di consulenza, sul sito istituzionale dell’Ente di Palazzo di Città, non ci sarebbe traccia: almeno non nella sezione dedicata agli incarichi esterni affidati nel corso degli anni. O, meglio ancora, non c’è traccia di quelle che sarebbero state le determine di pagamento del servizio svolto per conto del Teatro Verdi. Nell’apposita sezione di ricerca del sito internet del Comune, relativa ai provvedimenti amministrativi adottati nel tempo, è possibile visionare l’oggetto della determina, ma manca qualsiasi tipo di allegato. A quanto pare, infatti, è possibile reperire testimonianza di questa collaborazione soltanto tramite un accesso agli atti. Ma, stando ad indiscrezioni, le cifre sarebbero veramente importanti. E proprio in merito alla questione della trasparenza al Comune di Salerno (ed anche per quel che concerne le società partecipate), prosegue la battaglia dell’associazione Movimento del Cittadino, il cui responsabile salernitano è l’avvocato Carlo Pirfo. Mdc, infatti, ha intrapreso una serie di azioni volte al rispetto delle normative in materia di trasparenza: per questo motivo, lo scorso 17 marzo è stata inviata una nota all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche), con cui venivano segnalate violazioni degli obblighi di trasparenza da parte del Comune di Salerno. Una nota a cui ha fatto seguito la decisione, assunta dalla segreteria generale dell’organo di controllo, di richiedere all’amministrazione municipale notizie in merito alle inosservanze segnalate. Al momento, non è dato sapere all’Anac sia arrivata qualche risposta.
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