Strategia Alfieri, far cadere il Consiglio di Capaccio - Le Cronache Ultimora
Ultimora

Strategia Alfieri, far cadere il Consiglio di Capaccio

Strategia Alfieri, far cadere il Consiglio di Capaccio

di Erika Noschese

La Guardia di Finanza bussa nuovamente alle porte del Comune di Battipaglia. Amara sorpresa ieri mattina per la sindaca Cecilia Francese che si è ritrovata le fiamme gialle nuovamente al terzo piano di Palazzo di Città per acquisire alcuni atti. Sull’indagine al momento vi è massimo riserbo, ma tutto fa pensare che questo nuovo blitz sia collegato all’inchiesta della Procura di Salerno sul sistema Cilento, con Alfieri in carcere dopo lo scandalo della pubblica illuminazione con lavori affidati alla Dervit, oggi al centro dell’inchiesta insieme alla Alfieri Impianti, la società di Elvira, sorella del sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia, oggi sospeso da entrambe le cariche. Non è la prima volta che le fiamme gialle si recano in Comune per acquisire gli atti, segno forse che l’inchiesta che ha portato in carcereAlfieri potrebbe espandersi ulteriormente, toccando altri amministratori del territorio. Nel mirino della magistratura vi sarebbe una delibera di giunta con la Dervit che subappalta i lavori alla Alfieri Impianti per 5 milioni di euro. E proprio questo modus operandi è il filo conduttore dell’inchiesta della Procura di Salerno, coinvolgendo altre amministrazioni del territorio provinciale di Salerno come Novi Velia e, per l’appunto, Battipaglia. Nel frattempo, l’udienza del Riesame in programma ieri per chiedere quanto meno gli arresti domiciliari per Franco Alfieri è slittata al prossimo 28 ottobre su richiesta dei difensori Agostino De Caro e Domenicantonio D’Alessandro che intendono leggere con attenzione il dossier di oltre 22mila pagine, mentre il prossimo 24 ottobre ci sarà il Riesame per Andrea Campanile, ex capostaff di Alfieri, che ha rassegnato le dimissioni lo scorso 10 ottobre proprio nel tentativo di tornare uomo libero. Alla data del 28 ottobre Alfieri potrebbe non essere più sindaco di Capaccio Paestum con il Comune e la Provincia che andrebbero nelle mani di un commissario. Ipotesi questa che oggi sembra prendere sempre più quota: la maggioranza infatti oggi risulta spaccata, molti chiedono il commissariamento dell’ente, impossibilitati a portare avanti il lavoro in programma a causa dell’importante disavanzo che caratterizza il Comune con cifre record pari a 41 milioni di euro, ormai in dissesto finanziario. Se il bilancio dovesse essere approvato, i consiglieri potrebbero rispondere personalmente del danno economico alla comunità e, al momento, questo è un rischio che molti non vogliono correre, pronti a rassegnare le dimissioni nonostante le rassicurazioni della vice sindaca Maria Antonietta Di Filippo, consuocera di Franco Alfieri, che fatica sempre di più a tenere in piedi la maggioranza, eletta solo quattro mesi fa con una vittoria schiacciante di Alfieri, frutto – come poi emerso dalle 114 pagine di intercettazioni – di favori concessi laddove vi erano bacini importanti di voti, attraverso le opere pubbliche, a partire dall’illuminazione nel tentativo di aiutare la Alfieri Impianti, in forte crisi economica.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *