di Marco De Martino
Paulo Sousa è pienamente soddisfatto dopo il pareggio ottenuto dalla Salernitana con il Bologna con un pizzico di rammarico per il doppio vantaggio sprecato dai suoi calciatori: “Sapevo che sarebbe stata una partita tatticamente impegnativa, il Bologna è una squadra moderna, con idee nuove, difficilissima da affrontare, che pressa di continuo, che ha un buon palleggio ed una buona mobilità dei giocatori. I loro centrocampisti –ha spiegato il tecnico granata- ci hanno messo in difficoltà tatticamente, soprattutto nel primo tempo”. Grazie ad alcuni suoi accorgimenti nella ripresa l’inerzia del match è cambiata: “Devo fare i complimenti a Piatek e Vilhena che hanno cambiato in meglio la squadra, grazie all’ intensità ed alla qualità che hanno messo. C’era voglia di vincere e questa è la mentalità che voglio vedere. Abbiamo spinto, aumentato l’intensità, la velocità sulla pressione, sui corridoi laterali abbiamo combinato bene e siamo arrivati in porta con frequenza facendo 14 tiri contro una squadra fortissima. Devo essere molto soddisfatto perché è una squadra che stiamo facendo bene e la vedo bene, peccato perché potevamo vincere ma questa è la strada giusta”. Paulo Sousa riconosce che ha pesato il match giocato lunedì a San Siro: “Abbiamo avuto due giorni in meno per preparare la partita, abbiamo sentito l’accumulo di fatica per la gara di Milano ma anche per le sessioni di allenamento fatte in queste tre settimane. Il Bologna –ha proseguito Sousa- ci ha fatto correre ma abbiamo retto lavorando benissimo. Dobbiamo migliorare, ci manca ancora più controllo con il pallone. Dobbiamo sapere difenderci col pallone per prendere fiato, così da far abbassare gli avversari ed essere più incisivi. Con i giocatori che abbiamo davanti possiamo fare veramente la differenza per la salvezza quando riusciremo a giocare meglio con il pallone”. La Salernitana sta man mano diventando una creatura di Paulo Sousa: “Il lavoro deve darci tranquillità, quello dà i risultati per vincere le partite e conquistare la salvezza. Questo –ha ammesso l’allenatore lusitano- è il nostro obiettivo ma io lavoro con idee di calcio che tendono verso la vittoria, in qualsiasi squadra sia dentro che fuori, contro qualsiasi avversario. La classifica condiziona parte di queste idee perché il risultato conta in questa situazione, ma la squadra ha bisogno di fiducia e tranquillità così ho deciso di semplificare alcune cose soprattutto sul piano della costruzione. Ad esempio -ha spiegato Sousa- Daniliuc ha sbagliato qualche passaggio e così abbiamo buttato qualche pallone, accettando il lancio lungo ma il mio obiettivo è quello di crescere ed arrivare a questo”. Sousa non fa polemiche con l’arbitro Pairetto né con il collega Sousa che ha parlato di episodi avversi alla sua squadra: “Non faccio polemiche con gli arbitri, durante la partita faccio il mio spingendo al massimo per aiutare a vincere i nostri ragazzi. Con la valutazione degli arbitri, con il Var si vedono gli errori in campo e si può sbagliare sempre meno”. Infine Paulo Sousa riserva un pensiero alla tifoseria: “Sono responsabile degli allenamenti, delle idee da dare ai ragazzi, di spronare i ragazzi a pensare al noi e non all’io e stiamo arrivando ad una intesa tra di noi e con i nostri tifosi straordinaria. Loro ci hanno dato più energia per cercare la vittoria”.