di Red.Cro.
«Cosimo Pio Di Benedetto mente sapendo di mentire. E’ bene che si dimetta. Collezioniamo una figuraccia dopo l’altra». Non è la prima volta che il capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello si mostra impietoso nei confronti dell’Amministrazione comunale guidata da Massimo Cariello ma, al netto delle vicende che si stanno susseguendo nelle ultime ore, sembrano esistere ulteriori ragioni concrete per chiedere dimissioni tanto significative. La querelle sugli usi civici delle aree del comune di Battipaglia, che sta trovando spazio sui vari organi di informazione, è degenerata con l’affermazione del vicesindaco che ha apertamente dichiarato l’esistenza di un documento in cui si attesta il nulla osta di Battipaglia per l’utilizzo delle aree (dalla P1 alla P9) e che sono state inserite nel bando di gara per l’affidamento dei parcheggi in litoranea per il triennio 2019-2021. Con sgomento sono state apprese le dichiarazioni a mezzo stampa di Di Benedetto: lo stesso segretario generale del Comune di Battipaglia è intervenuto con un documento durissimo che “asfalta” il vicesindaco. Documento, tra l’altro, che i “piani alti” della maggioranza si sono premurati di far avere ad un organo di informazione: ma questo attiene alle lotte intestine ai gruppi di sostegno a Cariello, diversamente non si spiegherebbe. Intanto, l’imprenditore balneare Massimo Zerenga, che da anni lotta con enti vari e che conosce a fondo il problema, ha prontamente replicato su questa vicenda. «Mi piacerebbe fare alcune domande, a questo punto» – esordisce- «Hanno profuso lo stesso impegno per le azioni in difesa della costa? Visti gli atti di indirizzo che loro vogliono attuare si prevede che gli stabilimenti balneari abbiano la priorità su quelle aree: mi chiedo se, qualora dovessero spuntarla con Battipaglia, noi gestori ebolitani, abbiamo un diritto di precedenza rispetto a chi vincerà la gara oppure no?». In verità, allo stato attuale delle cose, è molto probabile che la gara salti e che tutto finisca nelle mani della magistratura. «Se questi usi civici sono concepibili, come sostiene Di Benedetto, allora sono concepibili anche per noi con la priorità dovuta. Si fa sempre la battaglia di legalità» – continua Zerenga- «ma la legalità si fa con trasparenza ed equità e in questa storia mancano sia l’una che l’altra». Commenti duri quelli delle opposizioni che, con un comunicato congiunto a firma di Damiano Cardiello e Santo Fido Venerando, entrano nella vicenda a piedi uniti: «Non ci sorprende il tentativo maldestro di un politico disperato che, pur di non seguire la linea politica dettata dal proprio sindaco (“Decidono gli uffici” ha dichiarato ieri mattina il primo cittadino ad un organo di informazione), si lancia nel vuoto senza comprenderne le conseguenze politiche ed amministrative. Il gruppo di Forza Italia, in particolare, ha da sempre evidenziato in tutte le sedi, che per avviare una procedura simile occorreva ed occorre l’autorizzazione del comune governato dal sindaco Francese. Invece, si è andato oltre, procedendo senza tenerne conto. Inoltre, la ditta privata affidataria del servizio non ha liquidato in favore delle casse comunali battipagliesi quanto previsto dagli stessi bandi, senza peraltro avere mai una contestazione né inadempimento contrattuale. Il documento a cui fa riferimento Di Benedetto -spiegano i consiglieri- rappresenta l’esatto opposto di quanto dichiarato. Ma vi è di più: nel mese di ottobre 2017, a seguito delle richieste di un cittadino, il responsabile dell’Avvocatura ha chiarito che «Questo settore non ha rilasciato alcuna autorizzazione e o nullaosta per i terreni gravati da uso civico, appartenenti al demanio del Comune di Battipaglia». Nel mentre, constatiamo anche di un incendio avvenuto l’altro ieri nei pressi dello stabilimento balneare “Arenella”. Se accertata la natura dolosa, chiediamo alla magistratura di fare luce in merito».