di Erika Noschese
Troppe criticità nella Tanatologia. A denunciarlo è la Uil Fpl di Salerno che, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera ai vertici del Ruggi dopo i recenti fatti di cronaca che parlano, ancora una volta, di aggressione ai danni di un medico, da parte dei familiari di una donna che ha perso la vita poche ore dopo il suo arrivo all’ospedale Ruggi d’Aragona. “Avevamo già effettuato attraverso apposite note del 9 giugno e del 6 luglio richiesta di incontro urgente in considerazione della rilevanza sociale delle criticità evidenziate nel settore della Tanatologia. La richiesta di incontro era sostenuta dalla convinzione che qualsiasi processo decisionale a capo dei dirigenti dell’azienda, se si avvale dell’esperienza dei lavoratori che direttamente e quotidianamente si trovano ad espletare quella determinata attività, è più efficace e più aderente al contesto in cui le direttive dirigenziali si esplicano – hanno dichiarato i vertici dell’organizzazione sindacale – La parola criticità non era legata all’interpretazione autentica della norma o della direttiva dirigenziale ma al contesto in cui quella direttiva si esplicava e la possibilità di un correttivo del regolamento, da realizzarsi attraverso apposito confronto, nell’ambito delle disposizioni legislative esistenti, serviva esclusivamente a salvaguardare il personale che si trova ad affrontare quotidianamente situazioni complesse dal punto di vista regolamentare ed emozionale ed a subire aggressioni verbali dell’utenza, determinate dalla sofferenza per la perdita di un congiunto”.