Cstp al capolinea. A quattro giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, il servizio di trasporto pubblico urbano a Salerno rischia il tracollo. Mancano i mezzi, mancano gli autisti, manca l’organizzazione. A denunciare il tutto sono alcuni lavoratori del consorzio salernitano trasporti pubblici che protestano anche per le condizioni disumane in cui sono costretti ad operare al nuovo stazionamento di via Vinciprova, presso il quale sono stati trasferiti a partire dallo scorso 20 luglio alla luce dei lavori di riqualificazione di piazza Vittorio Veneto. «Hanno montato un prefabbricato che resta chiuso – dice Carmine Vicinanza della Cgil – Mancano i bagni, manca una biglietteria e i quaranta mezzi tra Cstp e Sita sono parcheggiati alla men peggio». Ma questo forse è il problema minore, dice ancora Vicinanza. «Un conto esatto non si puoì fare – spiega il rappresentante sindacale – ma di sicuro sono una settantina, su un totale di duecento i mezzi del consorzio fuori servizio. Tutto questo a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico. A Salerno città manca circa il 50% dei mezzi che dovrebbero circolare. E’ facile prevedere quindi che da lunedì prossimo vedremo pullman stipati di ragazzi e paradossalmente questi saranno fortunati perché, se le cose resteranno così, sarà difficile prendere i bus. Mancano anche i direttori ci fanno sapere i lavoratori e tutta l’organizzazione è affidata a capi servizio. Insomma, non si prevede nulla di buono e a questo c’è da aggiungere che con il nuovo capolinea di via Vinciprova si sono dilatati di 15 minuti i tempi di percorrenza necessari ai mezzi per partire ed arrivare e a fine anno si dovranno calcoalre circa 1000 mila chilometri in più». In questo contesto, si aggiunge anche la variante della scadenza dei tre mesi di lavoro dei circa 30 autisti a tempo determinato, reclutati pe far fronte alle esigenze della stagione estiva. «Questa situazione – rincara la dose il segretario generale della Filt Cgil Salerno, Amedeo D’Alessio – potrebbe creare gravi disagi agli utenti. C’è bisogno di un investimento per rinnovare il parco auto. Ci arrivano notizie che il ministero sia pronto per predisporre il piano di vendita dell’azienda. Speriamo che si faccia presto altrimenti sarà un calvario». In realtà l’amministrazione straordinaria del Cstp non può chiaramente dare risposte strutturali ai problemi dell’azienda. In procinto di essere pubblicato, dopo l’annuncio dei mesi scorsi, dovrebbe esserci il bando per la cessione del Cstp, con diverse aziende che hanno già mostrato il proprio interesse a far proprie l’azienda di trasporto pubblico salernitana (tra queste AirAvellino e Bus Italia). Insomma tanti se e tanti ma sul futuro del trasporto pubblico su gomma a Salerno e alla fine per comprendere meglio lo stato dell’azienda i lavoratori fanno l’esempio della fermata di via Barrella. Qui arrivano tutti i mezzi da sud. I viaggiatori scendono e se vogliono proeseguire per Vietri sul Mare per esempio o per la zona alta di Salerno devono intraprendere un cammino di 300 metri a piedi. Provate ad immaginare per un anziano con il freddo e la pioggia che tipo di servizio è questo. Alessia Bielli
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