di Erika Noschese
Vincenzo Napoli contro Elisabetta Barone, il Pd contro il Movimento 5 stelle. L’alleanza nazionale non si concretizza a livello locale e, anzi, è una guerra all’ultimo voto, anzi all’ultima percentuale, soprattutto dopo il sondaggio commissionato dalla dirigente scolastica dell’Alfano I che la vedrebbe seconda al sindaco uscente che non avrebbe però i numeri per vincere al primo turno e, di conseguenza, gli elettori dovrebbero essere chiamati al voto dopo 15 giorni, per eleggere il nuovo sindaco della città di Salerno. Ad infuriarsi, dopo i sondaggi, il segretario provinciale del Pd nonché capostaff del sindaco Napoli, Vincenzo Luciano: “Il vino dei Castelli Romani ha giocato un brutto scherzo ad una candidata che ha presentato un sondaggio riferito all’amena località laziale spacciandola per Salerno. I sondaggi sbandierati da questa candidata sono una clamorosa patacca, una pia illusione pagata a caro prezzo da chi continua a produrre fumo – ha infatti dichiarato – Un meschino copia incolla di chi vende campagne elettorali fotocopia in tutta Italia. La realtà è ben diversa da quella che maldestramente si tenta di far credere. Ed i salernitani, scambiati dai sedicenti rivelatori demoscopici per abitanti di Frascati, lo sanno bene”. Per Luciano, infatti, il sindaco Vincenzo Napoli e la sua maggioranza viaggiano compatti verso la riconferma al primo turno. “Lo verifichiamo ogni ora con la partecipazione massiccia a tutti gli incontri e manifestazioni dove incontriamo i concittadini veri, in carne ed ossa. È il popolo di Salerno che spinge Vincenzo Napoli e tutti i nostri candidati alla vittoria. I like sponsorizzati ed i ridicoli e fasulli sondaggi a pagamento li lasciamo ben volentieri a chi vuole illudersi almeno fino al 4 ottobre. Quel giorno i risultati fugheranno chiacchiere ed illusioni – ha infatti dichiarato – E Vincenzo Napoli, con la sua maggioranza, sarà alla guida della città per altri cinque anni. Ed i nostri competitor potranno riposare con una bella gita a Frascati”. Non si è fatta attendere la replica dei parlamentari del M5S, Nicola Provenza, Andrea Cioffi e Angelo Tofalo che rispondono al segretario provinciale del Pd sul sondaggio elettorale elaborato dall’istituto Winpool: “C’è voluto un refuso, un semplice refuso, per scoprire finalmente che in città c’è un segretario del Pd. C’è un segretario ma non c’è il Pd nella coalizione che supporta Enzo Napoli – hanno infatti dichiarato – Sappia che gli elettori orfani della loro lista potranno scegliere il progetto politico democratico e amministrativo di Elisabetta Barone e quello nazionale di Giuseppe Conte. Proseguiamo sulla nostra strada certi che siamo su quella giusta. Tutto questo nervosismo ne è la dimostrazione”. I parlamentare pentastellati, tra le altre cose confermano di non essere sorpresi dagli ultimi sondaggi “che indicano chiaramente un esito di ballottaggio alle elezioni comunali di Salerno”. Secondo i numeri, il sindaco uscente, per quanto riguarda le intenzioni di voto si ferma al 41,3 per cento, non utile per la vittoria al primo turno. Seconda Elisabetta Barone che arriva al 21,4 per cento, terzo Michele Sarno con il 18,5 e quarto Antonio Cammarota che arriva al 9 per cento. Altri, invece, raggruppano il 9,8 per cento. Ancora alta la percentuale di indecisi e astenuti che sempre secondo il sondaggio arriva al 37 per cento .”Un dato che abbiamo avuto modo di percepire attraverso l’entusiasmo dei cittadini che stiamo incontrando ogni giorno. Il progetto che abbiamo costruito assieme a Elisabetta Barone per amministrare Salerno ha una visione di crescita che guarda ai prossimi 30 anni e questo la gente lo ha capito. Abbiamo messo su una solida coalizione di ben 7 liste, una squadra di uomini e donne che hanno messo il loro tempo a disposizione della città, costruendo un progetto nuovo e alternativo all’attuale sistema – hanno aggiunto Cioffi, Provenza e Tofalo – Abbiamo messo al servizio di Salerno qualità, competenze, progetti e idee innovative, che nulla hanno a che vedere con l’attuale amministrazione con la quale siamo stati e saremo sempre in totale contrapposizione, prima, durante e dopo le amministrative”.