I campani preferiscono Mara Carfagna alla presidenza della Regione Campania mentre perde posizione Edmondo Cirielli. È quanto emerge da un sondaggio pre-elettorale di avvicinamento al voto, realizzato dall’istituto Piepoli e commissionato da Il Tempo. Tra gli ipotetici nomi dei candidati alla presidenza della Regione Campania ci sono Matteo Piantedosi con il 28% delle preferenze, che resta il prescelto; al secondo posto Mara Carfagna, deputato di Noi Moderati con il 26% delle preferenze; poi, Guido Trombetti con il 12%, Edmondo Cirielli con l’11%, Gianpiero Zinzi con l’8% e, in ultimo, Giosy Romano con solo il 7%. Il sondaggio tiene conto anche della coalizione di centrosinistra con Roberto Fico che, allo stato attuale, risulta essere il prescelto con il 56% delle preferenze; segue Sergio Costa con il 20% e, infine, Lucia Fortini con il 18%. Secondo quanto emerso, ci sarebbero sondaggi anche sugli assessori della giunta Caldoro ma a smentire i dati è Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania: “Circolano fantasie sui sondaggi dedicati agli assessori della giunta Caldoro per individuare il candidato del centrodestra in Campania. È bene chiarire: non c’è in discussione alcun nome proveniente da quella giunta. Escludo in modo assoluto che si sia mai fatto riferimento a ex assessori dell’amministrazione Caldoro”, ha dichiarato il coordinatore regionale. “Sul tavolo si sta ragionando anche su qualche profilo nuovo, e ciò non può che rallegrarci – spiega – C’è effervescenza nella società civile, un dialogo costruttivo anche su nomi inediti, e questo è un segnale positivo per la coalizione”. Intanto, proprio il vice ministro degli Esteri ribadisce la sua disponibilità a scendere in campo: “Il partito a livello regionale ha dato la mia disponibilità, me l’ha chiesta e l’ho data. Ma abbiamo sempre detto che non ne facevamo una questione di bandierine né un atto di forza, per cui il mio nome c’è se serve e se può servire a vincere”, ha dichiarato Edmondo Cirielli. “Vediamo anche cosa succede nell’altro campo – ha aggiunto – vediamo anche qualche sondaggio per capire se effettivamente va bene il mio nome o se magari c’è qualche altro nome che va meglio. Ecco, noi faremo comunque la nostra parte. Credo che i vertici nazionali faranno una valutazione sia sul quadro complessivo delle Regioni che vanno al voto, ma vedranno anche chi può essere più idoneo per la campagna elettorale, il profilo più apprezzato dagli elettori”. A dire la sua sulle regionali anche il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, nel corso del Consiglio nazionale del partito, che ha eletto Ilaria Cavo presidente, dopo le dimissioni di Giovanni Toti: Noi Moderati deve avere come obiettivo quello di superare la soglia del 3%, che con l’attuale legge elettorale permette di eleggere parlamentari anche nei collegi proporzionali. Lupi ha sottolineato di concludere “la fase di transizione” dopo la trasformazione di Noi Moderati da lista elettorale in partito, con la celebrazione nel 2024 del congresso. “L’obiettivo è arrivare a un consenso – ha spiegato – che non puo’ non essere del 3% e, a livello politico, a un partito che non puo’ essere solo i gruppi parlamentari”. Questo doppio obiettivo, puo’ essere perseguito, “unendo la dimensione civica a quella parlamentare” e in tal senso “Ilaria Cavo è la persona che meglio può rappresentare questa unione” visto il doppio impegno alla Camera e come candidata alle elezioni comunali di Genova. In questa ottica Lupi ha concluso annunciando la presentazione di liste alle regionali in Veneto, Campania e Puglia. Alessandro Colucci, a proposito del progressivo radicamento sul territorio, ha annunciato che sono state svolti già 45 congressi provinciali ed altri 14 sono imminenti: “Noi moderati fa paura – ha detto – stiamo crescendo”.





