di Arturo Calabrese
L’inchiesta portata avanti da questo giornale arriva all’attenzione della presidenza dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento.
La fondazione Matteo e Claudina de Stefano, nella persona della vicepresidente Angela Riccio, ha realizzato il progetto Percorsi d’Arte Contemporanea nel Cilento che prevedeva l’installazione di opere d’arte nei comuni che compongono l’ente: Albanella, Capaccio Paestum, Giungano, Cicerale, Ogliastro Cilento, Agropoli, Prignano Cilento, Torchiara, Rutino, Lustra con Rocca Cilento, Laureana Cilento, Perdifumo.
Tale realtà culturale, su proposta della suddetta, che era anche l’ideatrice del progetto, ha chiesto all’Unione un contributo di 15mila euro, fondi che sono stati concessi in meno di 24 ore. Un dato di fatto incontrovertibile: la richiesta e la delibera portano la stessa data e cioè quella del 27 dicembre 2023.
L’allora presidente dell’Ente Franco Alfieri, oggi ai domiciliari con l’accusa di corruzione, turbata libertà degli incanti e falso in atto pubblico, ha donato alla fondazione 15mila euro di soldi dei cittadini dopo aver valutato, in pochissimo tempo, il progetto presentato da Angela Riccio.
I consiglieri di minoranza Raffaele Pesce ed Emanuele Sica, rispettivamente di Agropoli e Capaccio Paestum, hanno chiesto agli organi dell’Unione la documentazione relativa all’atto. Nello specifico, si chiede il protocollo numero 1233, datato come sopra, nel quale, come scritto nella delibera di giunta, dovrebbe essere spiegato il progetto dato che “la signora Angela Riccio ha ribadito la richiesta di contributo”.
Pesce, poi, aggiunge anche la richiesta di relazione esplicativa sulla procedura adottata e sulle verifiche esperite. I due consiglieri, quindi, vogliono vederci chiaro anche perché, come scritto in precedenza, ci sono delle ombre.
Innanzitutto, l’opera Albanella è stata spostata dal luogo ove venne installata ed oggi è adagiata, termine utilizzato dai responsabili, sull’erba in attesa di venire valorizzata. Angela Riccio ha dichiarato di essere all’oscuro di tutto. In secondo luogo, nella delibera con la quale si concedono i soldi pubblici alla de Stefano, è presente un falso.
Si considera, infatti, l’installazione dell’opera ad Agropoli e a Lustra. All’epoca dei fatti, ciò non corrispondeva al vero dato che quella di Agropoli è stata installata dopo diversi mesi mentre quella di Lustra è tutt’ora inesistente.
La fondazione per concretizzare il progetto ha ricevuto finanziamenti pubblici e al momento non è ben chiaro quanti essi siano dato che sul sito l’area dell’amministrazione trasparente è in costruzione.
Un po’ come parte delle opere, insomma. Si attendono, adesso, risposte da parte dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento che dal dicembre scorso è guidata dal sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi, eletto dalla larga parte dei rappresentanti e con l’utilizzo di una particolarissima urna: una scatola che conteneva birre marca Peroni.
Il voto è arrivato anche da parte di rappresentanti delle opposizioni come, ad esempio, Ogliastro Cilento, Salento e Perdifumo. Pesce e Sica, insieme ai consiglieri di minoranza di Laureana Cilento e Rutino, non hanno sostenuto l’elezione, esprimendo voti diversi.