di Erika Noschese
Soccorso Amico lascia gli spazi di via Leucosia. L’associazione umanitaria che opera gratuitamente e svolge attività di pronto soccorso, assistenza socio-sanitaria dalla mattinata di ieri ha iniziato le attività per sgomberare i locali dopo che è stato risolto il contenzioso con l’Asl di Salerno con la restituzione dei locali dell’ex preventorio marino e il pagamento all’associazione di una risarcimento di 170mila euro. Infatti, secondo la proposta di conciliazione formulata dal giudice del tribunale di Salerno l’Asl avrebbe rilasciato una ricognizione di debito pari all’importo di 170mila euro (di cui 10mila euro per spese legali al difensore), comprensivi di accessori, all’associazione Soccorso Amico a titolo di rimborso e rivalutazione dell’immobile, da loro condotto in comodato fino ad ora. La sede dovrebbe ospitare una delle case di comunità che, secondo il piano regionale, spettano alla città di Salerno. Di fatti, secondo il calcolo che varia in base al numero di abitanti, al capoluogo di provincia spettano tre case di comunità e un ospedale di comunità. A chiedere ai vertici dell’Asl di Salerno di garantire la realizzazione della seconda casa della comunità e centrale operativa per la città di Salerno Cittadinanzattiva e tribunale dei diritti del malato attraverso la referente Margaret cittadino. «Nel ricordare che nel rispetto degli standards nazionali e regionali al distretto di Salerno con una popolazione di circa 125.000 abitanti sarebbero toccati tre case della comunità di primo livello (hub), un ospedale di comunità e una centrale operativa – ha dichiarato la Cittadino che da tempo porta avanti la battaglia per la medicina territoriale che garantirebbe agli utenti un servizio migliore e soprattutto andrebbe a sollevare anche i pronto soccorso – Una casa della comunità e la centrale operativa saranno ubicati presso il poliambulatorio di via vernieri. La seconda casa della comunità e l’ospedale di comunità secondo programmazione dell’Asl dovevano essere ubicati nella struttura di soccorso amico, col quale c’erano problemi ora risolti. Abbiamo appreso che stamane (ieri per chi legge ndr) è iniziata la liberazione della struttura di soccorso amico pertanto potremo contare sulla istituzione di quanto toccava e tocca ai cittadini di Salerno (distretto 66) tre case della comunità, un ospedale di comunità e la centrale operativa territoriale». La Cittadino cjhiede dunque che l’Asl di Salerno si attivi velocemente per garantire una medicina territoriale vicina alle esigenze dei cittadini e della collettività. A quanto pare, di fatti, una delle case di comunità è già stata sottratta al capoluogo di provincia e “concessa” a Cava de’ Tirreni. Ne restano due che dovrebbero essere, entrambe, realizzate sul territorio cittadino per garantire un’adeguata assistenza.