di Francesco Carriero
Sita, corse garantite fino a fine mese. Il destino, in provincia di Salerno, dell’azienda di trasporto rimane incerto. Dopo l’incontro interlocutorio avvenuto ieri sera a Napoli tra enti provinciali, dirigenza e sindacati, le nubi nere che avvolgono il servizio dei bus verde argento non sembrano per nulla diramarsi. Nonostante l’impegno delle province di reperire quanti più fondi possibili per garantire le corse, la stesso stato di incertezza che pesa sulle amministrazioni dopo il decreto governativo che li trasforma in enti di secondo livello, impedendo di fatto possibilità di spesa e programmazione. Da Palazzo Sant’Agostino fanno sapere di aver reperito circa 900 mila euro, cifra utile per garantire il servizio almeno fino a fine mese, data dopo la quale, salvo interventi dalla Regione, non si avranno più margini di manovra. «La situazione è tragica – ha spiegato Salvatore Trinchese della Faisa Cisal, dopo l’incontro di ieri pomeriggio – visto che le Province hanno comunicato la loro impossibilità di finanziare il piano Atam, visto soprattutto le incertezze sul loro futuro e sulle competenze che andranno a ricoprire dopo la riforma. Lunedì ci rivedremo nuovamente a Napoli per capire quali saranno le azioni da intraprendere per evitare disastri. Sostanzialmente saranno due le strade da intraprendere, ossia o quella di agire in obbligo di servizio cioè garantendo i servizi minimi imposti dalla legge, oppure penare di riequilibrare la situazione proponendo un nuovo contratto, ridimensionando sempre il servizio in base al 10% di tagli ai chilometri previsti per la provincia di Salerno, che non è detto venga accettato da Sita». Lo scenario che va prospettandosi quindi, non sembra essere dei migliori e nel frattempo il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha commentato la vicenda approfittandone per mandare una stoccata, via social network, a Sergio Vetrella, assessore regionale ai Trasporti: “Ho saputo – scrive – che nei prossimi giorni i dirigenti della Sita dovranno incontrare l’assessore regionale ai trasporti: a loro va tutta la mia solidarietà, perché saranno sottoposti ad un martirio: un incontro con l’assessore regionale ai trasporti è un atto di espiazione, è come flagellarsi. In Campania siamo ormai al disastro, il trasporto pubblico è in condizioni da terzo mondo: interi territori rischiano di restare paralizzati. E il presidente, persona sempre sorridente e garbata per carità, continua a non dare segni di vita e a vivere in una dimensione tutta sua. Dovremo, dunque, fare una battaglia dura per combattere l’ottusità dell’assessore e la latitanza del presidente”.