Sicurezza: «Ora i cittadini collaborino». L'appello del Procuratore capo Borrelli - Le Cronache
Cronaca

Sicurezza: «Ora i cittadini collaborino». L’appello del Procuratore capo Borrelli

Sicurezza: «Ora i cittadini collaborino». L’appello del Procuratore capo Borrelli

“Devono esserci anche sistemi di videosorveglianza pubblici che devono essere anche collegati ai sistemi di lettura delle targhe. Non si può demandare ai privati il compito della sorveglianza del territorio. Siccome ho sentito negli ultimi tempi vari allarmi su quella che era la situazione della criminalità a Salerno, ho voluto anche rappresentare il lavoro fatto dalla procura e dalle forze di polizia nel settore dei reati predatori, evidenziando come, tra i gravi fatti verificatisi nell’ultimo periodo, l’unico per il quale non si sia pervenuti a un esito giudiziario e’ stato quello verificatosi in un luogo dove impianti di videosorveglianza mancavano”. A dirlo è il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, che ha deciso di dialogare con la città dopo l’allarme sicurezza per l’aumento di reati predatori, in particolare, furti in esercizi commerciali e di autovetture e rapine, sui quali gli inquirenti hanno dato risposte immediate ma che comunque hanno provocato un calo nella sicurezza percepita dai salernitani e alla luce dell’u. Il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, ribadisce la necessità che i cittadini denuncino, ricordando che “noi abbiamo anche un’applicazione, YouPol, dove è possibile segnalare targhe, la presenza di persone sospette. Abbiamo bisogno della collaborazione del cittadino”. Per il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Filippo Melchiorre, “l’intervento delle forze di polizia può essere tempestivo nel momento in cui la chiamata è tempestiva. In alcuni casi abbiamo registrato e verificato a posteriori come determinati cittadini siano più attenti e anche più frettolosi a inserire informazioni e immagini video sul proprio profilo social o gruppo whatsapp, piuttosto che chiamare il 112. Questo tempo è un tempo perso per chi deve investigare”.