Nel primo pomeriggio di giovedì si è verificato l’ennesimo incidente stradale sulla Statale Amalfitana. Questa volta teatro della tragedia è stato il lungomare di Maiori dove una moto di grossa cilindrata si è schiantata, per motivi ancora da accertare, contro un palo in ferro causando la morte del conducente di nazionalità straniera che non è sopravvissuto al terribile impatto. Grande lo sgomento del gruppo di motociclisti a cui la vittima apparteneva e quello delle tante persone che si trovavano sul luogo. Sull’episodio è intervenuto Salvatore Gagliano, Presidente dell’Associazione per la tutela delle vittime della strada Costiera Amalfitana, che ha dichiarato: “Quanto accaduto a Maiori è l’ennesima conferma dell’estrema pericolosità della Strada Statale 163 Amalfitana. Mai come nel corso di questa estate le motociclette sono state protagoniste di così tanti incidenti con il conseguente decesso di alcuni ed il ferimento di molti che, solo per mera fortuna, sono riusciti a sopravvivere. I provvedimenti drastici, che pure invochiamo con i nostri continui appelli da lungo tempo e con scarsa fortuna, sono più che mai urgenti e necessari. Ad oggi nulla è stato fatto. Nessun dissuasore di velocità è stato posato in opera nei centri abitati della Costiera Amalfitana. Quei pochi limiti di velocità indicati non vengono affatto rispettati. Ai semafori spesso i motociclisti invadono la carreggiata prima che arrivi la luce verde causando scontri con i veicoli che legittimamente procedono nel senso di marcia opposto. Nè l’Anas né i Comuni hanno provveduto ad iniziative relative al controllo della velocità. Noi riteniamo che nell’immediato l’unica cosa da fare è avere più semafori, prevedendo la presenza di ausiliari del traffico che non consentano a nessuno di mettersi in marcia prima che la luce diventi verde. Inoltre vanno installate e mantenute in funzione telecamere in prossimità dei semafori stessi, in modo da poter verificare ciò che succede e punire in maniera decisa eventuali violazioni delle norme del codice della strada. Sicuramente il controllo elettronico della velocità sarebbe il principale deterrente contro coloro i quali scambiano la Costiera Amalfitana per il circuito di Monza, correndo oltre misura ed azzardando manovre pericolose per se stessi e per gli altri”.
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