Senza ticket bambini a digiuno: «Cacciata su ordine della preside» - Le Cronache
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Senza ticket bambini a digiuno: «Cacciata su ordine della preside»

Senza ticket bambini a digiuno: «Cacciata su ordine della preside»

di Adriano Rescigno

«Sono stata costretta a prelevare i miei figli da scuola e riportarli a casa perchè non avevano diritto al pranzo. Per due ticket mensa non pagati. Il sindaco non si accorge di nulla mentre la preside fa quello che vuole. Qualcuno intervenga». Queste le parole di una delle mamme, Valentina Bisogno, che a causa di pochi ticket mensa non pagati hanno dovuto prelevare i figli da scuola – la scuola primario Don Bosco, gestita dalla preside Ester Senatore – scuola nella quale a detta di alcune mamme dall’arrivo della nuova dirigente scolastica si respira aria di terrore. «Sembra di essere tornati ai tempi della dittatura continua la Bisogno – con una preside che ha instaurato un vero e proprio clima del terrorre, anche tra i dipendenti della scuola e maestre messe sotto pressione. Molte mamme non parlano per paura di ripercussioni sui bambini, ma io non riesco a dimenticare il volto di mia figlia
mortificata che non vuole andare a scuola perchè redarguita di non avere diritto al pranzo perchè la madre non aveva pagato il ticket mensa. Una vergogna, ed anche un atto contro la legge che vieta il non servire il pasto alla mensa scolastica in presenza anche di ticket non pagati – nel caso della signora 2 – in tutto ciò il sindaco non si accorge di nulla». «Sono stata cacciata anche da scuola da parte di una segretaria su ordine della preside, abusi di potere senza fine, e minacce verbali di mettere in
moto i servizi sociali anche per un ritardo d’ingresso. In quella scuola c’è un’aria irrespirabile ed a pagarne sono i bambini. Io ho avvisato anche il sindaco di prendere provvedimenti ma non mi ha mai ascoltato ne ricevuto. La preside deve darsi una regolata, anche se non è in grado di gestire i bambini. Io sono stata fortunata perchè un capo ufficio è intervenuto in quanto mi conosce, altre mamme sono meno fortunate di me e sottostanno per paura di ritorsioni».