di Pina Ferro
Presunti accordi tra medici di base e farmacie, dopo l’esplosione del caso sembra che tutti abbiano voglia di aggiungere qualche particolare. Ora qualcuno ipotizza addiritturaa che il legamme a doppio filo tra le due categorie professionalli, in fondosia sempre esistito. Giranndo tra la gente c’è anche chi ipotizza di essere da sempreww a conoscenza anchee di stanze utilizzate dai medici di base quale stusio, il cui fitto venga pagato dal farmacista. Si tratterebbe sempre di immobili presenti nei pressi delle farmacie. Insomme gli investigatori avrannno sicuramente diversi filoni su cui muoversi per cercare di fare piena luce sulla vicenda. Tutta l’attività investigativa posta in piedi sembra essere nata dal ritrovamento di prescrizioni mediche mai richieste dai pazienti rinvenute in alcune delle farmacie controllate sul territorio della città di Salerno e dell’intera provincia. Secondo i bene informati e le voci di strada sembrerebbe che nel corso di alcuni controlli da parte delle forze dell’ordine presso alcune farmacie siano state rinvenute dei farmaci “destinati” a determinati soggetti che pare fossero addirittura all’oscuro della cosa. Gli stesso sembrerebbbe che non abbiano mai chiesto al proprio medico di prescrivere tali medicine. Eppure le ricette presso le farmacie interessate pare fossero presenti. Sembra, sempre secondo indiscrezioni che tali ricette appartenessero soprattutto a soggetti che hanno diritto alll’esenzione, quindi si tratterebbe di ricette per le quali successivamente era possibile richiedere il rimborso (da parte delle farmacie) alla regione Campania. Resta da capire il perchè di queste presccrizioni mediche. A cosa potevano servire i medicinali prescritti a nome di ignari cittadini. E, in quale circuiti poi venivano rimesse sul mercato, se rimesse. Insomma, gli interrogativi continuano a moltiplicarsi es al momento rstano tutti senza una risposta.