Di Adriano Falanga
Scomparso il classico concertone di Capodanno, scomparsa la notte bianca e la sfilata dei carri di Carnevale, in tempi di “ripristino della legalità” e di rischio dissesto economico del Comune, gli scafatesi si chiedono se quest’anno non possa essere a rischio anche la festa patronale di fine Luglio. Una festa che va oltre la sagra di quartiere, perché è la festa dedicata a Santa Maria delle Vergini, protettrice di Scafati da oltre trecento anni. Un appuntamento che storicamente segna l’incontro tra fede, cultura, tradizioni, sacro e profano che identificano l’intera città, oltre ogni divisione sociale, politico e ideologica. Del resto l’immagine sacra di Maria Delle Vergini rappresenta perfettamente l’identità degli scafatesi, sono stati loro a volerla nel 1713, facendola scolpire al napoletano Nicola Fumo. Una statua in legno policromo, in cui è rappresentata la Madonna incinta, proteggere sotto il suo manto due vergini, una povera e l’altra benestante. Le festa si terrà regolarmente, il programma religioso non subirà nessuna modifica, ma sarà fedele alla tradizione. Giovedi 13 luglio alle 20 ci sarà la “discesa” dal trono della statua, con processione fino alla vicina Casa comunale, dove la protettrice incontrerà le Istituzioni locali. Un’usanza che affonda le radici nel tempo, richiamandosi al decaduto diritto di patronato del comune sulla Chiesa. A parlare agli scafatesi sarà il Vescovo della Diocesi di Nola monsignor Francesco Marino. E’ attesa anche la presenza di una delegazione della triade commissariale. La festa entrerà nel vivo venerdì 21 luglio con la 34° sagra della Mulignana, organizzata dall’Azione Cattolica. Una quattro giorni di festa civile che terminerà con l’esibizione, martedì 25 luglio, dell’artista Enzo Avitabile in piazza Vittorio Veneto. Le processioni si terranno da sabato 22 a lunedì 24 luglio, secondo l’oramai storico cronoprogramma. E’ tradizione che la statua percorra ogni angolo della città, a incontrare la popolazione in festa.
LE NOVITA’: a rischio i fuochi pirotecnici, cambia il percorso gastronomico
Nulla è stato ancora deciso a Palazzo Mayer, ma ufficiosamente quest’anno la festa patronale presenterà importanti novità sotto l’aspetto organizzativo civile. Addio ai classici fuochi pirotecnici lanciati da Palazzo Mayer, suggestivi e scenografici, sono ritenuti pericolosi per l’edificio che ospita la casa comunale. Le elevate tariffe per l’occupazione del suolo pubblico rischiano di scoraggiare anche i proprietari delle giostre che compongono il luna park ospitato presso il parcheggio di piazza Aldo Moro. Infine, forse la novità più rilevante, è l’ipotesi di trasferire il percorso di bancarelle ed ambulanti tra via Zara e via Galileo Galilei, ove è situata la biblioteca Morlicchio. Altra soluzione è trasferire il parco giochi presso la nuova variante di via Oberdan, e gli ambulanti presso piazzale Aldo Moro. Si pensa alla sola pedonalizzazione di piazza Vittorio Veneto con via Melchiade, mentre la viabilità sarà regolare sul corso Nazionale, fino a via Cesare Battisti. Una scelta pensata per evitare il caos veicolare che si trascina fino ai paesi limitrofi. Al momento ancora nessun dispositivo in tal senso è stato firmato dalla commissione straordinaria, ma non ci sono elementi che portano a un cambiamento di passo, rispetto a quanto prefissato. Nei prossimi giorni si saprà meglio.