Di Adriano Falanga
Il “colpo di scena” di ieri sera non è però arrivato alla fine, come in genere accade nei film, bensì ad inizio seduta. “Sto subendo intimidazioni dal fratello del sindaco, Nello Aliberti. Persone che parlano in un modo ed agiscono in un altro – dirà Mario Santocchio – Aliberti con un tale poco raccomandabile (Il consigliere comunale pronuncia il nome, ndr) è andato dal notaio chiedendo gli atti da me prodotti dal 1991 ad oggi, pubblicandoli su Facebook. Sono intimidazioni che subisco come consigliere comunale – poi preannunciando querela – se mi succede qualcosa è lui il mandante”. Macigni, accuse pesantissime, che Santocchio intende mettere a verbale, assumendosene le responsabilità. Il post in questione è stato pubblicato da Aliberti junior ieri pomeriggio. “Una parte degli atti acquisiti presso uno delle decine di notai che hanno stipulato , ci consentono di essere a conoscenza che un noto avvocato, politico di integerrima moralità, possiede un patrimonio immobiliare di decine e decine di milioni di euro – scrive, pubblicando due faldoni con tanto di timbro notarile, Nello Aliberti – E’ lo stesso che in questi anni, con denunce in Procura, ha massacrato me e la mia famiglia per la ristrutturazione di una villetta, unica mia proprietà, ereditata dai miei genitori”. Non cita Santocchio, ma la conferma arriva dallo stesso primo cittadino, che in serata replica. “Ancora una volta io e la mia famiglia siamo costretti a subire da una certa opposizione minacce, dichiarazioni mendaci e offensive che dimostrano in pieno il clima di violenza creato da una certa opposizione. Il consigliere Santocchio ha affermato in Consiglio che mio fratello Nello si sarebbe presentato assieme ad alcune persone, come lui lascia intendere poco raccomandabili, sullo studio di un notaio e fatto pressioni sullo stesso per ottenere documenti sulle proprietà dello stesso consigliere. Successivamente Santocchio afferma, riferendosi a mio fratello Nello <<se mi accade qualcosa riterrò lui il mandante>>. Ebbene – spiega il sindaco, ribaltando le accuse – preoccupato per tali violenti e feroci dichiarazioni ho chiamato il notaio in questione che con testuali parole ha sbugiardato Mario Santocchio: <<Nello Aliberti, da solo, è venuto da me e personalmente ho consegnato le carte richieste perché poteva averle. Ha chiesto di pagare il servizio. Mi dispiace per quanto sia stato dichiarato dall’avvocato Santocchio, assolutamente la vicenda non è andata come raccontata in Consiglio. Io lavoro con le verità tutti i giorni, per questo sono rammaricato. Se Nello Aliberti mi avesse minacciato non avrebbe ottenuto gli atti>>“. Il virgolettato del notaio è riportato nello stesso comunicato diramato da Palazzo Mayer. “Mario Santocchio continua a minacciare la mia famiglia e il motivo è il Centro Commerciale che non abbiamo mai voluto si realizzasse per tutte le conseguenze negative che avrebbe comportato nel settore commercio”, conclude Aliberti.