Di Adriano Falanga
Questa giunta non s’ha da fare. Nulla di fatto per quanto riguarda l’azzeramento della giunta. Quando Pasquale Aliberti ha chiesto ai suoi un confronto sul da farsi, forse non si aspettava di finire addirittura in minoranza. La squadra di maggioranza ha largamente condiviso infatti una posizione unitaria: fiducia a tutti, per almeno altri sei mesi. La mozione è stata presentata dal gruppo dei quattro “NoVoto” Stefano Cirillo, Alfonso Carotenuto, Roberto Barchiesi e Pasquale De Quattro ma passando ai voti, altri tre consiglieri almeno hanno condiviso la loro proposta. O si azzera tutto, o non si azzera nulla, contrariamente alla decisione di Pasquale Aliberti, che vorrebbe rimodulare. Sembrerebbe che il primo cittadino voglia dare il “benservito” a Diego Chirico e ridimensionare Giancarlo Fele togliendogli il vice sindacato. Una decisione difficile, perché l’assessore all’Urbanistica gode della fiducia quasi totale di tutti i consiglieri di maggioranza. “Se bisogna azzerare, ogni nuovo assessore dovrà godere del sostegno di almeno due consiglieri comunali” avrebbero proposto in otto. Una scelta che andrebbe a portare fuori esecutivo oltre Chirico anche Antonio Fogliame, Antonio Pignataro e l’intoccabile Annalisa Pisacane, tutti senza un’espressione consiliare di riferimento. La Pisacane sembrerebbe addirittura candidata al vice sindacato di Fele, una scelta che accontenta pochi di loro però. Meglio non toccare nulla, e darsi appuntamento tra sei mesi, si sono detti giovedi sera i consiglieri di maggioranza. Decisamente contraria Brigida Marra, che ambisce all’assessorato e avrebbe trovato in Teresa Formisano e Diego Del Regno la sponsorizzazione. Niente da fare anche per Mimmo Casciello, la sua proposta di poter indicare un assessore esterno in quota Udc è stata palesemente bocciata, come Aliberti boccia il suo diretto ingresso, in quanto lo scorrimento di lista porterebbe in Assise Giacinto Grandito. Il primo cittadino ha lasciato però margine di “manovra” sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Scafati Solidale. Escono quindi Andrea Granata, Raffaele Di Rosa e Luca Celiberti, tutti ex consiglieri non rieletti alle amministrative scorse. Una netta spolverata sarà data anche ai componenti del Nucleo di Valutazione e del Controllo di Gestione, anche qui in gran parte composti da ex candidati nelle liste Aliberti. Chiusura totale per Michele Raviotta e Filippo Quartucci, entreranno in maggioranza solo se questa riuscisse a compattare almeno 13 consiglieri votati nelle fila alibertiane nel 2013. Perché a dividere sindaco e maggioranza è proprio questo: il primo cittadino è disposto ad arrivare ai 13 consiglieri necessari con dentro anche i due transfughi dalla minoranza, mentre i suoi vogliono una maggioranza con i soli eletti del 2013, altre aggiunte andranno come 14° e 15° uomo.