Di Adriano Falanga
L’apertura ai consiglieri dissidenti di minoranza, Filippo Quartucci e Michele Raviotta, è però mal vista dai “critici” di maggioranza. E nonostante anche lo stesso Pasquale Aliberti sia oramai molto “preso” dalla vicinanza, sia fisica che politica, di Michele Raviotta, parte della sua squadra continua a ribadire che la squadra di governo è quella uscita dalle urne nel 2013. Il pensiero di alcuni esponenti di maggioranza è questo: piuttosto che reclutare esponenti della minoranza, sarebbe meglio consolidare e perché no, recuperare quelli eletti in maggioranza. E’ quanto sostiene Stefano Cirillo, che forse interpreta anche il pensiero degli altri malpancisti del post voto: Pasquale De Quattro, Roberto Barchiesi, Alfonso Carotenuto. “Ho già detto che sono disposto ad un nuovo patto di maggioranza. Decidiamo assieme un piano programmatico, superiamo questa fase di stallo e andiamo avanti” spiega Cirillo, fino a poche settimane fa a un passo dalle dimissioni. “Io sono disposto ad andare avanti, ma voglio un chiaro segnale di cambiamento. Dopo il 18 settembre ad esempio, mi sarei aspettato un calo dei toni, invece ho visto che lo scontro politico si è acceso ancora di più, ed Aliberti secondo me ha sbagliato ad alzare il tiro, assecondando le stesse opposizioni – continua ancora Cirillo – bisogna superare questa fase che non fa bene alla città, perché questa finisce con il fare di tutta l’erba un fascio e alla fine ne paga la credibilità di tutta la classe politica, non stiamo dando un buon esempio a chi ci guarda dal di fuori”. Non sembra che Cirillo possa costituire un gruppo unico con gli altri tre consiglieri che non hanno firmato le dimissioni in quanto: “i gruppi servono a ben poco” però, seppur non lo dice chiaramente, con gli altri colleghi condivide una posizione: via la segreteria Immacolata di Saia. Sarebbe infatti questa una delle condizioni che i quattro consiglieri di maggioranza avrebbero posto, oltre al veto a Raviotta e Quartucci, al primo cittadino. Una decisione presa perché ritenuta fondamentale per riportare un clima di coesione e unità nel gruppo. La volontà di proseguire c’è su entrambi i fronti della maggioranza, ma a dividere ci sono questioni che solo Aliberti potrà chiarire e risolvere. Questa sera si capirà qualcosa in più.