Scafati. pacco alimentare con pecorino ammuffito. Parla Aliberti - Le Cronache Attualità
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Scafati. pacco alimentare con pecorino ammuffito. Parla Aliberti

Scafati. pacco alimentare con pecorino ammuffito. Parla Aliberti

di Mario Rinaldi

Un “pecorino social”, diventato un caso mediatico, con il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, messo alla gogna con l’accusa di aver permesso la distribuzione di pacchi alimentari alle persone bisognose contenenti un pecorino presuntivamente ammuffito. Ma il primo cittadino non ci sta a sottostare a quello che ha definito un attacco trasversale con conseguente strumentalizzazione politica. E attraverso un video diffuso sul proprio profilo social ha spiegato, in maniera dettagliata, che l’oggetto della polemica, il famoso formaggio “pecorino social” in realtà non era ammuffito. “Questo pecorino – ha spiegato il primo cittadino – non è ammuffito, ma la parte contestata è stata segnata dal marchio, che naturalmente viene riportato sul formaggio pecorino. Un pecorino Toscano, quindi anche di qualità. Hanno voluto far passare questo formaggio come ammuffito e ci hanno massacrato, hanno massacrato sindaco, amministrazione comunale e gli addetti alla distribuzione”. Il sindaco, in maniera molto pacata, ha anche detto, rivolgendosi ai suoi seguaci “può accadere di trovare qualcosa che non va all’interno dei pacchi alimentari. Se dovesse accadere qualche disfunzione o disagio segnalateli ai servizi sociali, al dirigente o a un qualsiasi responsabile del settore”. La dimostrazione del primo cittadino è continuata attraverso il video che mostra il momento in cui Aliberti taglia il pezzo di formaggio mostrato sui social e lo assaggia di persona: “il formaggio – ha detto convinto il sindaco – è buono. La signora straniera di cui non ricordo il nome, che ha mostrato questo pezzo di formaggio facendo credere che fosse ammuffito penso che debba ricredersi. Era il marchio apposto sulla buccia che ha rovinato quella parte del formaggio, ma il prodotto è buono ed è di qualità. Mi dispiace per coloro che intendono fare solo inutili strumentalizzazioni per mettere in cattiva luce questa amministrazione comunale. Può accadere che su 400 pacchi che distribuiamo, 200 in più rispetto al passato, qualche prodotto può non essere al 100%. E se dovesse capitare vi prego di rivolgervi agli addetti ai lavori per segnalare il disagio”. “Ma dire che dai pacchi vengono rubati alimenti o dire come in questo caso che il formaggio fa schifo o è ammuffito mettendolo sui social solo per avere il mi piace l’applauso o per avere il commento di chi va contro questa amministrazione – spiega ancora Aliberti – questa cosa veramente mi fa arrabbiare”. In ultimo, il primo cittadino ha ribadito che i pacchi alimentari vengono distribuiti alle persone presenti in graduatoria e ha aggiunto: “io questo formaggio lo mangerei anche a casa, ma giustamente lo vado a comprare perché non sono in graduatoria. I pacchi, infatti, vengono distribuiti alle persone che sono in graduatoria. Quelli che non vengono consegnati si portano alle parrocchie, facendosi firmare anche il numero dei pacchi non distribuiti. Più trasparenti di così non si può. La signora straniera ha scambiato per muffa il timbro apposto sul formaggio. Vogliamo ricordare a questa signora che ha portato al Comune il presunto formaggio ammuffito che qui in Italia, per fortuna, vengono marchiati anche i prodotti per segnalare la provenienza e per indicare il marchio di qualità. Chissà se la signora si è davvero confusa o se è accaduto altro”. Il primo cittadino ha poi anche mostrato il pezzo di formaggio col timbro e quello senza per mostrare la differenza.

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