Scafati. Nel mirino della Finanza gli 8 mila clienti della centrale pirata Sky - Le Cronache
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Scafati. Nel mirino della Finanza gli 8 mila clienti della centrale pirata Sky

Scafati. Nel mirino della Finanza gli 8 mila clienti della centrale pirata Sky

Di Adriano Falanga

Una lista con circa 8 mila “abbonati”, con tanto di costi, dati informatici e data di scadenza del “pezzotto” è oggi al vaglio dei finanzieri della compagnia di Scafati, guidati dal comandante Nunzio Napolitano. L’elenco è stato ritrovato e sequestrato assieme al materiale informatico nel corso del blitz del 26 settembre scorso, quando fu scoperta una vera e propria centrale abusiva delle pay tv Sky e Mediaset Premium. Furono denunciati dalle fiamme gialle per violazione del diritto d’autore una coppia di coniugi scafatesi, D.F.P. 45 anni e C.S. di 40. Nel momento del blitz erano circa un migliaio i fruitori in quel momento collegati ai server della centrale, alcuni di questi risultati essere posizionati addirittura sui monti Pirenei, tra Francia e Spagna. Oggi però rischiano anche i fruitori del servizio, che con sole 15 euro mensili avevano accesso all’intera offerta delle due pay tv italiane. Al comando di via Nuova San Marzano è atteso solo l’ok del pubblico ministero titolare dell’indagine, il dottor Giuseppe Cacciapuoti della Procura di Nocera Inferiore. Nel box furono ritrovati 84 decoder, 3 computer, vari hard disk e telefoni cellulari. Inoltre, nell’abitazione dei coniugi, sottoposta a perquisizione, sono stati rinvenuti 44 mila euro in contanti, frutto evidente dell’illecita attività, che assicurava alla copia un ricco giro d’affari illecito e totalmente in nero, in corso di accertamento anche sotto il profilo fiscale. Il sistema era collaudato e ben perfezionato. Attraverso una rete di intermediari o anche attraverso internet, venivano procacciati i clienti del servizio pirata. Successivamente veniva fornito apposito decoder con il necessario per decriptare i segnali, il tutto attraverso una connessione adsl. Ad avere il “pezzotto” anche diverse attività commerciali, tramite un leggero sovrapprezzo. Anche questi nominativi sarebbero stati ritrovati tra il materiale sequestrato, ed oggi al vaglio degli inquirenti.