Scafati/Santa Maria La Carità. Serviranno i canonici 90 giorni per gli esiti dell’autopsia sul corpo dello sfortunato Vincenzo Di Palma di Santa Maria La Carità morto a Scafati in seguito all’ennesimo incidente sul lavoro. L’esame disposto dal pubblico ministero della Procura di Nocera Inferiore Gianluca Caputo è stato effettuato ieri mattina presso la camera mortuaria dell’Umberto I. Salma liberata e restituita alla famiglia per celebrare oggi (ore 9,30 nella cittadina d’origine) il triste rito dei funerali presso la Parrocchia Santa Maria la Carità. Solo all’esito dell’irripetibile esame la magistratura inquirente potrà formulare accuse nei confronti degli indagati per il decesso. Per ora l’ipotesi di reato è di concorso in omicidio colposo contestato ai 4 finiti sul registro della procura: sono fratelli e sorelle che abitano nella villetta di via Velleca dove 72 ore fa è avvenuta la tragedia. L’operaio di Santa Maria La Carità stava svolgendo le sue mansioni per la costruzione di un muro di contenimento quando un blocco di cemento, che lui stesso aveva da poco sistemato, l’ha centrato in pieno al capo non lasciandogli scampo. Un’inchiesta nata per prassi ma che ora, con l’avviso di garanzia notificato ai comproprietari dell’immobile, è mirata a fare emergere responsabilità della tragedia. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio stava realizzando un muro di contenimento al piano interrato della villetta quando lo stesso muro ha improvvisamente ceduto travolgendolo in pieno. Il 68enne è rimasto schiacciato dal blocco di cemento che aveva appena sistemato e che non ha retto il peso del terreno. Un muro che avrebbe dovuto consentire di ricavare un’intercapedine tra la parete del piano interrato e l’esterno. Vincenzo Di Palma, padre di tre figli e in pensione, giovedì mattina, aveva iniziato a lavorare presto. Poco prima delle 10 la tragedia. Il muro di contenimento ha ceduto sotto il peso del terreno ed è crollato improvvisamente travolgendo in pieno il 68enne. I soccorsi sono stati tempestivi. E quando in via Velleca è giunta l’ambulanza del 118 l’operaio era agonizzante. Il suo cuore avrebbe smesso di battere nel giro di pochi attimi dall’arrivo dei soccorsi. I carabinieri hanno sottoposto a sequestro il cantiere, che dalle successive verifiche sarebbe risultato abusivo. I quattro familiari sono ritenuti datori di lavoro dell’operaio 68enne il quale proprio con uno di loro avrebbe concordato la costruzione del muro. Oggi a Santa Maria La Carità è il giorno del dolore.
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