Scafati. Liceale violentata in strada. Condannato il corriere - Le Cronache
Cronaca

Scafati. Liceale violentata in strada. Condannato il corriere

Scafati. Liceale violentata in strada. Condannato il corriere

di Daniele Sisti
Scafati. Due anni di condanna con percorso di recupero e risarcimento del danno da decidere in separata sede per un corriere che avrebbe violentato in strada una liceale di Scafati. E’ quanto deciso dai giudici della prima sezione del Tribunale di Nocera Inferiore (presidente Cinzia Apicella) a carico di un 37enne napoletano. La procura aveva chiesto 3 anni e mezzo durante la requisitoria. La vittima in un confronto all’americana in aula aveva riconosciuto il suo aguzzino dopo che il giovane napoletano aveva più volte ribadito di essere stato presente sul luogo della violenza sessuale ma ha sempre negato ogni addebito affermando che la ragazza aveva preso un clamorosa cantonata. Aveva detto che quel giorno (estate 2018) era in via Cavallaro a Scafati (dove si sarebbe consumata la violenza sessuale) per ragioni lavorative ma non era stato lui a palpeggiare e a tentare di violentare la studentessa. Il 37enne napoletano F.F. è accusato di aver costretto la giovane di 26 anni a subire abusi sessuali in strada e in pieno giorno. In una udienza era stata sentita proprio la parte offesa la quale davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Nocera Inferiore aveva fornito una ricostruzione dei fatti ma non ricordando la faccia del suo aguzzino. E per questo motivo che a dicembre ha dovuto identificare tra 6 volti diversi la persona che ha abusato di lei. Era il 2 luglio di sei anni fa quando avvennero i fatti: secondo la denuncia lo sconosciuto sarebbe sceso da un furgone e avrebbe bloccato al muro la ragazza, impedendole di muoversi. La vittima, volontaria anche presso un’associazione, reagì e trovò uno spiraglio di fuga, allontanandosi di corsa dall’aggressore. Nonostante lo shock riuscì a fornire alcuni elementi ai carabinieri, provando a contribuire all’identificazione. Dopo la denuncia presentata contro ignoti i militari della tenenza di Scafati ricostruirono il filo investigativo, raccogliendo testimonianze, fatti collaterali e dettagli apparentemente insignificanti, fino a delineare un quadro per abbinare nome e volto all’ignoto aggressore, indagandolo. Il sospettato del presunto tentativo di violenza sessuale, era proprio l’autista. I suoi dati e la sua persona corrispondevano all’autore dell’assalto, per poi cercare di violentarla dopo averla costretta a seguirlo in una traversa. Qui, al riparo da sguardi di disturbo e potenziali interventi di passanti a difendere la vittima, si sarebbe consumato l’intento del giovane. Era riuscita a divincolarsi e scappare via prima che fosse troppo tardi. I fatti avvennero in via Luigi Cavallaro, a Scafati, in una zona centrale e in pieno giorno, con lei a denunciare la tentata violenza dopo essersi presentata in lacrime negli uffici della locale tenenza dei carabinieri. Ricordò il furgoncino di un’azienda di spedizioni a bordo del quale il giovane si sarebbe allontanato e quella presenza in via Cavallaro è stata stata confermata in aula dallo stesso imputato. L’azienda interpellata dai carabinieri della locale tenenza riferì che quel 2 luglio di sei anni fa un proprio furgone, guidato da F.F., si trovava in via Cavallaro. Da lì partì l’identificazione del 37enne che ruppe il rapporto lavorativo a tre mesi da quel fatto. Ora la condanna.