Di Adriano Falanga
Potrebbe essere intitolata al primo cittadino la fontana luminosa che segna la nuova rotonda sul corso Nazionale, angolo via Buccino con cavalcavia Longobardi. Voluta fortemente da Pasquale Aliberti, la rotonda è oramai diventata il tormentone della calda estate scafatese, dividendo gli scafatesi in pro e contro. Chi si oppone ritiene la nuova struttura, realizzata grazie al progetto di riqualificazione del cavalcavia Longobardi costato 480 mila euro di fondi Più Europa, responsabile di un aumento del già caotico traffico cittadino. Di contro, chi si dichiara entusiasta ritiene la fontana un vessillo per chi proveniente dall’autostrada entra in città. Fatto sta che oggi occorre dare un nome alla fontana/rotonda, e Aliberti tramite Facebook lancia un sondaggio tra i suoi contatti: “uno spettacolo vederla zampillare, adesso diamogli un nome”. Non si fa attendere la replica degli scafatesi che si lanciano in probabili e improbabili attestazioni. “Fontana della speranza, fontana San Francesco, dell’abbondanza”. C’è chi poi pensa al compianto cavaliere Buccino, o allo storico Don Aniello Marano, chi vorrebbe intitolarla ai caduti di Nassirya o ai morti sul lavoro e infine, non sono pochi chi addirittura chiede al sindaco di intitolarsi la rotonda: “Fontana Aliberti”, non sapendo però che la legge prevede che la personalità da onorare sia defunta, da un determinato periodo di tempo.