Di Adriano Falanga
Si è tenuta presso la sede salernitana della Giunta Regionale della Campania, settore Ecologia e Tutela Ambiente, la conferenza dei servizi sulla problematica Helios. Da Scafati presente il primo cittadino Pasquale Aliberti, il dirigente settore Ambiente Vittorio Minneci e il consigliere comunale Mimmo Casciello. Assenti i rappresentanti dell’Asl e dell’Arpac, gl unici enti deputati al controllo delle emissioni ritenute nocive. Assenza gravissima, perché nonostante ogni buon proposito degli altri enti, resta senza risposta l’unica domanda che i residenti di Cappella attendono di sapere da anni: la puzza, o meglio l’attività della Helios, è o non è a rischio igienico sanitario per i residenti? C’è o non c’è un impatto ambientale che potrebbe, nel lungo periodo, accentuare il rischi odi contrarre una patologia oncologica o aggravare quelle respiratorie? Secondo i comitati tutto questo è già una realtà, ma senza le verifiche di questi due enti, nessuno può ufficialmente attestarlo. Presenti per la Helios l’amministratore delegato, attualmente indagato, Francesco d’Auria, assieme ai due commissari giudiziari Luigi Palumbo e Teresa Cianciarelli. La triade ha rassicurato i presenti sullo stato di avanzamento degli adeguamenti prescritti, e di aver ottemperato alle precedenti prescrizioni. Le Helios ha inoltre garantito di portare avanti ulteriori adeguamenti migliorativi non richiesti, insomma, farà più del dovuto, a tutela dei residenti e del buon nome dell’azienda. Tutto questo in un paio di mesi circa. “Tra le varie proposte, una compartimentazione dell’umido, un nuovo scrubber per l’abbattimento degli odori e altri adeguamenti da valutare dal punto di vista tecnico – spiega Pasquale Aliberti – A tal proposta abbiamo ritenuto opportuno integrare nuove richieste, quali report periodici dell’Asl e dell’Arpac da far pervenire anche al Comune, il ridimensionamento dei prodotti lavorati e una procedura codificata e per fascia oraria dei Tir, la pulizia dei camion in uscita, il monitoraggio continuo degli odori nei punti sensibili (residenze), che porteremo sul tavolo della prossima conferenza di servizi. Ai presenti, infatti, ho chiesto il rinvio dell’incontro che avverrà nuovamente tra 20 giorni”.
Al tavolo regionale è emersa anche la volontà dell’azienda di risolvere il problema legato alla sosta dei mezzi pesanti in attesa di conferire. La soluzione è nella richiesta di ulteriore area industriale, da adibire a parcheggio. L’azienda sarebbe anche disposta a rilevare suoli già assegnati, e adiacenti allo stabilimento, in modo tale da arrecare il minimo disagio alla viabilità. Quanto all’assenza di Arpac e Asl, Aliberti stigmatizza: “unici organismi di controllo, che saranno deputati ad essere chiamati in causa, quando la magistratura avrà terminato il proprio lavoro”. Piena fiducia nei tencici nominati dalla Procura: “rappresentino un momento di grande garanzia, anche per la prossima conferenza, alla luce dell’imparzialità dell’organismo che rappresentano. Da sindaco e da massima autorità sanitaria del territorio mi sono assunto le mie responsabilità. Non ho nulla contro la Helios, ma nell’interesse della mia comunità è giusto controllare, monitorare ed effettuare tutte le verifiche del caso”. Resta però il forte impatto ambientale che lo stoccaggio di rifiuti comporta. La spazzatura, come è noto, richiama insetti, topi e tutti quegli animali che si nutrono volentieri di rifiuti. A questo, chi e come si dovrà rimediare?
I COMITATI RESPINGONO LE ACCUSE: NOI SENZA ETICHETTE POLITICHE
“La sensazione è che quest’ultima decisione sia la conseguenza di suggerimenti offerti da più di un oppositore, che in modo anomalo, ha presieduto alle varie riunioni di comitato. La sensazione è che l’intera vicenda sia per costoro solo un’azione politica, che mira ad attaccare il sindaco e la sua amministrazione”. Pasquale Aliberti ha bollato così il rifiuto dei comitati dei residenti, di nominare un tecnico di loro fiducia da affiancare al sindaco nella conferenza dei servizi. L’oppositore politico, si scoprirà poi, è il consigliere comunale del Pd Michele Grimaldi. Ma i residenti respingono le accuse. “Nella mia qualità di membro del Consiglio Direttivo del “Comitato Cappella e Oltre”, mi sento di precisare, in primis che il nostro comitato è nato senza nessun colore politico, e come tale resterà, avendo come obiettivo principale la tutela dei diritti di tutti i cittadini, esponendo alle Autorità competenti le problematiche che ci affliggono giorno per giorno”, così Raffaella Cavallaro. “In questo percorso che tutti noi abbiamo intrapreso, ci raffrontiamo e nello stesso tempo ci scontriamo con tutte le forze politiche, infatti ci siamo raffrontati con il sindaco e la sua maggioranza, con l’on. Longobardi in Regione Campania, con il Movimento Cinque Stelle, con la sinistra. Tutti confronti che ci hanno aiutato a capire la situazione in cui noi oggi viviamo – continua la Cavallaro – Ma mai e poi mai, si può infangare la nostra moralità, le nostre decisioni sono il frutto di discussioni, riflessioni e confronti di tutti i membri del Comitato e non la strumentalizzazione di qualche politico. Noi siamo delle persone, ed ognuno di noi ha un proprio cervello per pensare, senza alcun bisogno che qualcuno pensi per noi. Ben venga dunque, il coinvolgimento di tutti coloro che vogliono sposare la nostra battaglia, se il proprio contributo è per il bene comune e non per un disegno politico. Detto ciò noi Comitato Cappelle e Oltre abbiamo piena fiducia nell’operato del nostro Sindaco e ci aspettiamo da lui la piena tutela dei nostri diritti, in primis la Salute”.