
Scafati. Sigilli alla caldaia, scuola Primaria e dell’Infanzia “Alberto Manzi” ex Brancaccio di via Michelangelo Nappi a Scafati senza gas: bambini al freddo. Il caso è stato denunciato dai genitori dei piccoli alunni addebitando colpe specifiche a Palazzo Mayer che non avrebbe provveduto a pagare il servizio erogato per il plesso scolastico. Da due anni la scuola sarebbe stata rifornita dall’azienda che avrebbe lavorato senza contratto e che comunque per morosità avrebbe sospeso l’erogazione. Alcuni genitori avrebbero voluto mettere mano al portafogli e pagare ma- dicono-dal Comune non hanno ricevuto nessuna risposta in merito. Montano proteste e polemiche. “Non riusciamo a capire come mai si spendono soldi per concerti e concertini, feste e festini, si distribuiscono incarichi ma non si hanno soldi per le scuole e per i riscaldamenti. Parliamo di un istituto frequentato da bambini. La nostra città non ci fa una grande figura”. Alcuni genitori avrebbero voluto pagare. “Siamo disposti ma per farlo abbiamo bisogno di sapere quanto c’è da pagare e a chi rivolgerci. Ci hanno solo detto che, forse, fino a lunedì l’istituto non sarà rifornito di gas per cui stiamo maturando l’idea di non mandare i bambini a scuola”. L’azienda erogatrice del servizio avrebbe anche apposto i sigilli alle caldaie, a testimonianza del pagamento non avvenuto, e questo ha mandato ulteriormente su tutte le furie i genitori. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Aliberti. “Purtroppo “ereditiamo” errori di un passato amministrativo incapace di gestire anche le cose più semplici. L’attenzione e il rispetto per i bambini e per la scuola vale molto di più della incapacità e della irresponsabilità di chi ha distrutto questa città. L’assunzione di responsabilità da parte del sottoscritto, in qualità di sindaco, è un atto dovuto nel rispetto di chi crede davvero che le future generazioni debbano godere della nostra attenzione massima. Pertanto dopo la riunione avuta con i tecnici sarò io a garantire l’accensione dei termosifoni già nella giornata di oggi o al massimo con qualche ora di ritardo”.