Di Adriano Falanga
Che il progetto “Orgogliosi di Scafati” che ha visto trionfare Pasquale Aliberti al secondo mandato sia al capolinea è palese, e ciò traspare anche dall’autocritica di Luca Celiberti, consigliere dell’Istituzione Scafati Solidale e già consigliere comunale nel primo governo alibertiano. “Personalmente questa politica dello struzzo la disapprovo e non voglio sporcarmi le mani del sangue della sconfitta – spiega, invocando un’alternativa di centrodestra che guardi ai moderati, meno litigiosa e spaccata – Mi piacerebbe parlare del cittadino medio, della persona comune, di colui e colei che hanno i conti da risolvere a fine mese”. Chiede contenuti Celiberti, sicuro di poter ricompattare il centrodestra: “parliamo di mensa scolastica, di Tari – che definisce – abominevolmente aumentata nonostante la differenziata. Parliamo di parcheggi, di acqua pubblica, della Gori che con una delibera illegittima spalmano i loro debiti su di noi e ai poveri, quelli veri, staccano i contatori”.
Pensa ad un confronto programmatico per avvicinare la società civile alla politica. “Mi piacerebbe parlare anche con professionisti e commercianti, categorie dimenticate o per meglio dire, prese in giro”. Infine gli imprenditori: “Quelli che votano i politici salvo poi trovarsi ad assumere personale inutile e clientelare, ad elargire sponsorizzazioni a pioggia – continua l’ex presidente della commissione Bilancio – Siete soddisfatti del PIP? Siete soddisfatti dell’ambito che vi hanno assegnato sul PUC ?”. Una nuova coalizione rispolverata dei “traditori”, con dentro liste civiche, tra cui, profetizza Celiberti, anche una di Michele Raviotta oltre alla sua, che dovrebbe chiamarsi “Svegliati Scafati”. Naturalmente con a capo sempre Pasquale Aliberti.