Scafati. La partecipata Acse torna nel mirino della minoranza consiliare per una presunta assunzione (tramite agenzia interinale) di un familiare di un consigliere comunale eletto nelle fila della maggioranza. Ovviamente, come avvenuto con il precedente caso dell’estate scorsa, si tratta di un lavoro con contratto di tipo determinato. Vicenda che arriva dopo quella di luglio denunciata sempre dai consiglieri di opposizione. “Voci insistenti parlano di nuove assunzioni “segnalate” all’interno dell’Acse, la società comunale che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti- afferma Francesco Carotenuto di Scafati Arancione-. Si dice che, tramite una società interinale, sarebbe stato “piazzato” un altro parente di un consigliere comunale”. Dopo la vicenda del fratello di un consigliere, adesso anche il parente di un altro politico di palazzo Mayer. “Se tutto ciò fosse vero, saremmo davanti a fatti gravissimi. Perché, anche se da un punto di vista “formale” le interinali hanno margini di autonomia, il principio del merito e della trasparenza verrebbe completamente calpestato”. Per Carotenuto “ci sono decine di persone che aspettano da mesi una chiamata, che hanno inviato curriculum, che chiedono solo una possibilità onesta, non una “spinta” politica”. E ancora: “È strano che i corsi per patenti C e CQC vengano affidati a società vicine ad un ex assessore ed è strano che si continui con noli “sottosoglia” per importi da 138mila euro, sempre al limite, come se fosse un caso. Ma davvero pensiamo che i cittadini non vedano, non capiscano, non si indignino?”.





