di Mario Rinaldi
Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, dopo aver ritirato le dimissioni e formato il nuovo governo cittadino con il rimpasto della Giunta (anche se figurano gli stessi assessori della fase pre-dimissionaria), sta cercando anche di tracciare una linea amministrativa che possa tenere ben salda la maggioranza, evitando che possano verificarsi strappi come quello di circa due settimane fa, quando cinque consiglieri dissidenti mostrano più di un mal di pancia nei confronti del primo cittadino. Tra questi, c’era anche Susy Barone, del gruppo “Scafati Rinasce, insieme al suo collega Gennaro Avagnano.
La consigliera Barone ha cercato di spiegare la situazione politica attuale dal suo punto di vista, puntando anche lo sguardo a un futuro prossimo, dove non si escludono nuove alleanze, restando nel perimetro della maggioranza governativa.
Il Sindaco Aliberti, come lei ben sa, prima si è dimesso e poi ha ritirato le sue dimissioni per formare la nuova giunta. Secondo lei è stato l’effetto della conferenza stampa di due settimane fa?
“La decisione del sindaco di dimettersi mi ha colto di sorpresa, nessuno che io sappia gliele aveva mai chieste, ad un colpo ci siamo ritrovati con gli assessori dimissionari ed anche il sindaco”.
Cosa si aspetta in questa nuova fase del governo cittadino?
“Mi aspetto che rispetto alle criticità che abbiamo evidenziato in conferenza stampa ci sia un cambio di passo che dia dei segnali che vadano nella direzione dell’accoglimento delle richieste di maggiore partecipazione, più coinvolgimento e soprattutto rispetto dei ruoli”.
Quale sarà, ad oggi, la sua posizione e quella dei suoi colleghi con i quali avete mostrato contestazioni al primo cittadino?
“Non c’è stata nessuna contestazione bensì una critica rispetto ad una gestione verticistica e che finora non ha dato possibilità alle tante idee di città e di amministrare di essere ascoltate”.
Secondo lei, questa consiliatura giungerà al termine della scadenza naturale del mandato?
“Non vedo perché questa amministrazione dovrebbe interrompere il proprio percorso prima della scadenza naturale”.
Scafati è un territorio di riferimento nell’agro-nocerino. Cosa serve per favorire una sua rinascita affinchè possa diventare un vero e proprio polo attrattivo sotto tutti i punti di vista?
“Credo che attualmente la città sia poco attrattiva per una mancanza di aree pedonali, parchi e vivibilità, oltre al poco coinvolgimento nello sviluppo delle associazioni di categoria e quelle dedite alla cultura e sociali”. Un intervento molto diplomatico da parte della consigliera Barone, che ha preferito non sbottonarsi molto anche in vista di quelle che saranno le nuove manovre all’interno della maggioranza di governo, dove il primo cittadino sta cercando di capire gli orizzonti delle possibili alleanze che potrebbero venire a crearsi. Il tutto in un’atmosfera che è ancora in divenire, anche perché nell’Esecutivo ci sono alcune caselle mancanti che bisogna riempire, dal momento in cui sono restati fuori dalla Giunta (in quanto inizialmente non eletti e poi ripescati in un secondo momento), Angelo Matrone (che aveva la delega alla Sicurezza stradale, Innovazione tecnologica, Fiume Sarno, Protezione civile, Politiche giovanili), Annamaria Federico (precedentemente nominata con delega alla Polizia Municipale, Organizzazione e Programmazione di attività di sensibilizzazione Ciclo integrato dei rifiuti) e Giuseppe Zimarra (che aveva la delega Manutenzione immobili comunali, Pubblica Illuminazione, Verde e strade pubbliche e Patrimonio comunale). La situazione attuale lascia intendere che tutto verrà rinviato a dopo le festività natalizie, al prossimo anno.