Scafati. Avagnano: Aliberti si salva - Le Cronache Provincia
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Scafati. Avagnano: Aliberti si salva

Scafati. Avagnano: Aliberti si salva

Scafati. Stasera il primo cittadino è chiamato a salvare la poltrona di sindaco dopo la mozione di sfiducia firmata contro di lui circa un mese fa da 13 consiglieri, inclusi 4 della maggioranza: da un lato parte dell’opposizione decisa a votare contro, dall’altro gli indecisi e i fedelissimi del sindaco (9). Per il Pd con qualche promessa e qualche cambiale stasera il primo cittadino si salverà per il rotto della cuffia e sarà costretto a governare “sotto ricatto, contrattando ogni consiglio, ogni atto, ogni passo, cosa fare e soprattutto cosa dare”. Michele Grimaldi, consigliere dem, punta l’indice sul disastro dei conti in rosso di Palazzo Mayer. “L’attuale sindaco- a parte la pausa dovuta allo scioglimento per camorra – sta governando da 20 anni, e la città sprofonda sempre di più. Per carità, poi è bravissimo a fare le campagne elettorali, a comporre le liste, pure a scrivere post Facebook e magari a cantare, ma amministrare davvero non è arte sua”. Ed elenca i fallimenti delle varie amministrazioni a firma alibertiana. “Un buco al posto del Polo scolastico, e quando sarà finito dopo 20 anni e costi triplicati, non sarà manco completo, verrà realizzato senza un piano. Fallito l’Urban center. Fallita la torre di Giuggiaro nell’area Scafati sviluppo. Costi altissimi dell’Acse e della Tari. Raccolta differenziata sotto i minimi di legge. Un bilancio senza un euro per le scuole e per aiutare chi è rimasto indietro. Parchi e strutture sportive solo inaugurati e poi abbandonati. Confusione sulle farmacie comunali, confusione sul Piano Urbanistico Comunale ed il controllo del territorio, confusione su qualsiasi dossier importante per la città che non sia utile alla sua eterna propaganda”. Per Gennaro Avagnano, uno dei 4 dissidenti che insieme alla minoranza hanno firmato la mozione di sfiducia che si discuterà stasera, “in consiglio comunale non accadrà nulla, perchè non ci saranno i 13 voti necessari per silurare Aliberti. Nonostante tutto, sapendo bene che resterà in carica, l’altro giorno si è lanciato nel suo vittimismo condito dalle solite provocazioni ai 13 consiglieri sottoscrittori della mozione di sfiducia, tutto ciò frutto di chi è consapevole che quella di oggi per Aliberti non sarà l’ultima cena”, conclude Gennaro Avagnano. Tra qualche ora si torna in aula per il voto.

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