Scabec, le accuse di Celano - Le Cronache
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Scabec, le accuse di Celano

Scabec, le accuse di Celano

di Erika Noschese

La Scabec sotto lo scaricabarile di responsabilità politiche. Ad evidenziare quanto sta accadendo è il consigliere di Forza Italia nonché capogruppo a Palazzo di Città, Roberto Celano che mette in risalto le due opposte dichiarazioni: se da un lato, infatti, l’ex amministratore Antonio Bottiglieri ha sostenuto di aver operato sotto le direttive della Regione mentre, il presidente della Regione Campania avrebbe dichiarato di non aver interferito con le scelte della società. Di fatti, durante il question time a Palazzo di Città, dai vertici della Regione Campania c’è stato un passo indietro: Palazzo Santa Lucia era all’oscuro di tutto. “Trattandosi di dichiarazioni di parte, la verità può essere accertata solo con riferimento a fatti concreti. Un fatto concreto è rappresentato dal Bilancio della Società che, sia nei numeri, sia nelle relazioni accompagnatorie, è certamente fonte di informazioni inequivocabili, ancor più perché certificate dall’Organo di Controllo e dalla Società di revisione”, ha dichiarato il consigliere Celano. Nel documento consuntivo del 2020, ultimo approvato e disponibile, a parte la sintetica nota presente nella ‘Nota Integrativa’, nella ‘Relazione sul governo societario’, pagg. 1 e 2, è scritto testualmente: “La Regione Campania esercita sulla Società un controllo analogo a quello esplicato per i propri uffici. L’organo amministrativo della società è obbligato ad uniformarsi all’attività di indirizzo, programmazione, vigilanza e controllo dell’ente controllante… Qualunque decisione sugli atti fondamentali della società può essere assunta dagli organi amministrativi previa autorizzazione dell’ente controllante e conformemente a quanto da essa stabilito. Il socio può, inoltre. Indicare alla società il perseguimento di specifici obiettivi che hanno carattere vincolante per gli organi medesimi. Per quanto concerne gli atti di gestione, la società è tenuta ad uniformarsi alle direttive formulate dalla Giunta Regionale tramite le competenti strutture apicali della dirigenza amministrativa della Regione Campania. Per lo svolgimento della propria attività la società riceve dalla Regione Campania l’incarico di redigere programmi e progetti… La Regione Campania esercita nei confronti della società un controllo in termini di: Indirizzo; Programmazione; Vigilanza; Controllo specifico… All’Assemblea dei Soci (ndr: cioè alla Regione) spetta la determinazione degli indirizzi strategici della società e l’approvazione del piano annuale di attività e del budget per l’anno successivo… Il Consiglio di Amministrazione e successivamente l’Amministratore Unico si occupa della gestione operativa dell’impresa, agendo per l’attuazione dell’oggetto sociale nel rispetto delle delibere assembleari (ndr: del socio unico) e nei limiti dei poteri ad esso attribuiti dalla legge e dallo statuto”. “In verità, è davvero difficile sostenere che la Società non sia stata eteroguidata e che sia stata, in sostanza, una semplice passa-carte o passa-soldi eseguendo le istruzioni del socio unico. Cioè, della Regione”, ha aggiunto il forzista snocciolando alcune cifre: esaminando i numeri, quelli delle voci significative sono esclusivamente due: i debiti verso i sovvenzionati (clienti), per € 9.975.402, e i crediti verso il sovvenzionante (fornitori), per € 9.922.609. A parte la sostanziale coincidenza, il dettaglio dei sovvenzionati risulta accompagnato dall’elenco dei provvedimenti assunti dalla Regione, con Delibere di Giunta, a conferma della vera funzione svolta dalla Scabec. Altro elemento di riflessione, evidenziato da Roberto Celano, è costituito dal capitolo relativo al rischio di “Continuità Aziendale”. A pagina 9 della “nota integrativa” è scritto: “…La società ha rinviato al prossimo esercizio, attraverso l’iscrizione tra i risconti attivi, quei costi – per circa 1,5 Meu (milioni di eu) -, … che troveranno copertura attraverso il contributo previsto dalla delibera della Regione Campania n. 380 del 07.09.2021 e richiesto dalla Società con nota del 29 settembre 2021. Al 31 dicembre 2020 non sussistono i requisiti (la ragionevole certezza) per l’iscrizione del relativo credito verso la Regione Campania. …nel caso di diniego da parte della Regione Campania, (il mancato riconoscimento del contributo) può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento”. “E, quindi, è corretta contabilmente la registrazione di costi – verosimilmente sostenuti – nei risconti per evitare di registrare una perdita che avrebbe azzerato il patrimonio della società? E, la Regione ha pagato? Cosa ne pensa la Corte dei Conti?”, si chiede infine Celano.