Fare chiarezza sulla situazione finanziaria della Scabec e su presunte irregolarita’ ed eventuali mancanze nel ruolo di controllo e vigilanza da parte del presidente della Giunta, Vincenzo De Luca. E’ questo l’oggetto dell’interrogazione presentata dal consigliere regionale della Campania, Severino Nappi, che sara’ discussa in occasione del prossimo Question time. Sotto la lente di ingrandimento dell’esponente della Lega finisce la societa’ in house della Regione che si occupa di promozione e valorizzazione dei beni culturali e che, a novembre del 2021, ha visto un cambio al vertice. Al posto dell’amministratore unico, Antonio Bottiglieri, in carica dal 2017, e’ arrivata un nuovo presidente, Assunta Tartaglione, ex parlamentare e segretario regionale del Pd. Un avvicendamento tra due uomini molto vicini al ‘governatore’ campano, legato alla necessita’ di imprimere un cambio di rotta in una societa’ che sembrava vicina al fallimento. – Nell’interrogazione, infatti, Nappi chiede lumi su un presunto disavanzo di tre milioni di euro accumulato negli ultimi anni, che avrebbe spinto il nuovo Cda a intervenire con un taglio netto all’organico. A proposito delle scelte fatte nel recente passato, il consigliere del Carroccio sottolinea un “impressionante aumento dell’organico societario, lievitato dai sei dipendenti del 2015 ai 48 di oggi, oltre a un imprecisato numero di collaboratori contrattualizzati a vario titolo”. Uno dei primi atti di Tartaglione e’ stato infatti quello di revocare una serie di contratti, tra cui anche dei collaboratori del settore comunicazione. Nappi fa anche riferimento alle consulenze esterne che, nel solo 2021, avrebbero raggiunto i 935mila euro, oltre ad “affidamenti di incarichi, retribuiti e non, a soggetti ricoprenti al tempo stesso ruoli di responsabilita’ in organismi ed enti in rapporto funzionale con Scabec”. E all'”assunzione di obbligazioni contrattuali per l’acquisizione di servizi, con soggetti terzi, senza la relativa copertura finanziaria”, e di “conferimento di incarichi dirigenziali senza il rispetto della relativa procedura di legge e in assenza di requisiti da parte dei beneficiari”. Su questi punti Nappi chiama in causa direttamente Vincenzo De Luca, spiegando nell’interrogazione che il presidente della Giunta regionale “provvede, sin dal 2015, con atti monocratici e/o giuntali, alla nomina degli organismi societari”.
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