Sarno. A sette mesi dall’approvazione resta fermo il progetto per l’ampliamento del cimitero - Le Cronache
Cronaca

Sarno. A sette mesi dall’approvazione resta fermo il progetto per l’ampliamento del cimitero

Sarno. A sette mesi dall’approvazione resta fermo il progetto per l’ampliamento del cimitero

SARNO. Il Consiglio Comunale di Sarno, nel mese di maggio dello scorso 2015, convocato su richiesta della minoranza, aveva approvato, all’unanimità, l’atto di indirizzo per l’ampliamento del cimitero.
Si trattava di un provvedimento necessario, a tutela dei diritti di tutti coloro che avevano fatto pervenire all’Ente le loro domande e per completare il procedimento amministrativo già avviato. “La proposta di delibera della maggioranza veniva ratificata anche con il voto favorevole dell’opposizione, che aveva chiesto di inserire una modifica finale. Con l’omologazione dell’atto di indirizzo, gli uffici competenti dovevano predisporre, nel più breve tempo possibile, tutti gli atti amministrativi, per proseguire all’approvazione del progetto definitivo ed all’affidamento, per l’esecuzione dei lavori. secondo il modello di appalto integrato. Oggi, a distanza di sette mesi, siamo, ahinoi, costretti a registrare un nuova débâcle dell’Amministrazione Canfora, rivelatasi ancora una volta improduttiva, inconcludente e tardigrada, inidonea a soddisfare le aspettative di chi con sacrifici ha deciso di investire per la propria dimora eterna – dichiara il capogruppo Giuseppe Agovino- Senza portare avanti quanto sancito dal consiglio monotematico, l’Amministrazione di centro-sinistra, anziché nuove adesioni, a completare il quadro dei richiedenti ,raccoglie richieste di restituzione delle somme versate, appalesando la possibilità non remota di una realizzazione monca del progetto che dovrà essere stralciato e realizzato solo per gli effettivi richiedenti. Sarà che la fiducia degli investitori , vicina allo zero matematico, per questa squadra di governo è venuta meno? Un comportamento, quello messo in atto dal governo cittadino, che riteniamo assolutamente da censurare ”.