Sansiviero: DMO, l'esperienza Fenailp - Le Cronache Attualità
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Sansiviero: DMO, l’esperienza Fenailp

Sansiviero: DMO, l’esperienza Fenailp

Negli ultimi mesi il tema delle DMO è diventato centrale nel dibattito sul turismo. Ma in provincia di Salerno voi ne parlate e le realizzate da molto prima. Da dove nasce questo percorso, presidente Sansiviero?

Nasce da una consapevolezza maturata negli anni: senza una vera governance delle destinazioni, il turismo resta frammentato, disorganico e incapace di dialogare con il mercato. Fenailp Turismo è stata la prima e, per molto tempo, l’unica associazione datoriale in provincia di Salerno a parlare seriamente di Destination Management Organization, quando ancora il tema era poco conosciuto e spesso banalizzato. Abbiamo scelto di investire su una visione moderna del turismo, fondata su competenze, mercato e cooperazione pubblico–privata.

Quando questa visione si è tradotta in azioni concrete?

Nel 2023, con la nascita di Cilento Autentico DMO, e nel 2024 con Salerno Destination DMO. Due esperienze che non nascono sulla carta, ma come strutture operative reali, costruite dal basso, con una forte matrice associativa e imprenditoriale. Non contenitori formali, ma strumenti di lavoro quotidiano per le imprese e per i territori.

Oggi queste due DMO hanno ottenuto anche un riconoscimento nazionale. Che valore ha?

È un passaggio fondamentale. Cilento Autentico DMO e Salerno Destination DMO sono, ad oggi, le uniche due DMO di matrice associativa ufficialmente riconosciute dall’ENIT – Agenzia Nazionale Italiana del Turismo. Questo riconoscimento certifica la qualità del lavoro svolto e dimostra che anche il mondo associativo e imprenditoriale può essere protagonista credibile nella gestione delle destinazioni.

Ma il vero banco di prova è spesso il mercato. Le vostre DMO sono state riconosciute anche dagli operatori della domanda?

Sì, ed è forse il dato più rilevante. Le nostre DMO sono oggi riconosciute dal mercato internazionale. Vettori aerei di primaria importanza, come British Airways ed Eurofly, quando operavano tratte su Salerno, hanno richiesto fin da subito alle nostre DMO assistenza e cooperazione. Lo stesso è avvenuto con grandi operatori come Jet2Holidays ed EasyJet Holidays.

In che modo si è concretizzata questa collaborazione?

In modo estremamente operativo. Con EasyJet Holidays, ad esempio, abbiamo svolto un’attività fondamentale di assistenza nella selezione delle strutture ricettive da inserire in catalogo. Questo è il ruolo di una DMO: fare da ponte tra domanda e offerta, garantendo qualità, affidabilità e coerenza del prodotto turistico.

 

Confusione e improvvisazione: cosa NON sono le DMO

 

Negli ultimi mesi si assiste a una proliferazione di iniziative che si autodefiniscono DMO o strutture di marketing turistico. Come interpreta questo fenomeno?

Lo interpreto come il segnale di una profonda confusione culturale che ancora oggi caratterizza il settore turistico. Stiamo assistendo alla nascita di sigle e iniziative spesso improvvisate, talvolta persino stravaganti, che nulla hanno a che vedere con le regole del mercato e con il reale funzionamento di una DMO.

Qual è l’errore più grave che si sta commettendo?

L’errore più grave è pensare che le DMO siano nuovi enti ai quali affidare lo sviluppo delle politiche turistiche. Questo è quanto di più sbagliato e deleterio ci possa essere oggi. Le DMO non sono enti, ma organizzazioni strutturate pubblico–private, che mettono insieme imprese turistiche, enti locali e istituzioni che governano le risorse pubbliche.

Perché questa distinzione è così importante?

Perché le politiche turistiche spettano alle istituzioni. Le DMO hanno invece una funzione operativa: costruire prodotto, fare marketing, dialogare con il mercato, supportare le imprese. Non capire questo e ostinarsi a percorrere altre strade significa fare un esercizio inutile e soprattutto dannoso, che nel medio periodo produrrà effetti negativi per i territori.

Fiere, borse turistiche ed educational tour

Un altro tassello importante è quello delle fiere e delle borse turistiche. Qual è stato il vostro approccio?

Abbiamo sempre puntato su una promozione concreta e qualificata. Alla BMT di Napoli, ad esempio, Cilento Autentico DMO e Salerno Destination DMO hanno collaborato attivamente alla realizzazione di due educational tour, nel 2024 e nel 2025, rivolti a 35 tour operator internazionali, ospitati per tre giorni alla scoperta delle eccellenze dei nostri territori.

Chi ha reso possibile tutto questo lavoro?

Un grande gioco di squadra. Le due DMO sono state fondate grazie all’impegno di 13 associazioni di categoria, che hanno scelto di superare logiche settoriali per costruire un progetto comune.

 

I numeri delle due DMO

 

Può darci qualche numero per comprendere la dimensione attuale delle DMO?

Cilento Autentico DMO conta oggi 15 Comuni, 15 associazioni di categoria e numerose imprese di primo piano del comparto turistico. Salerno Destination DMO coinvolge 6 Comuni, diverse sigle associative e importanti realtà imprenditoriali, tra cui l’Amalfi Coast Cruise Terminal – Port of Salerno, che consente l’arrivo di migliaia di flussi crocieristici sulla città.

Aeroporto di Salerno, marketing e occasioni mancate

 

Fenailp Turismo aveva presentato alle istituzioni un progetto di marketing legato all’aeroporto di Salerno. Di cosa si trattava?

Si trattava del Progetto Nantes, un piano di marketing operativo molto strutturato, ideato ed esteso materialmente dal Prof. Felice Vertullo, già docente di marketing del turismo presso l’Università degli Studi di Perugia e consulente strategico di Fenailp Turismo. Il progetto mirava a stimolare i mercati della domanda collegati allo scalo di Salerno attraverso azioni di marketing cooperativo e accordi commerciali con i tour operator locali.

Perché ritenevate questa strategia indispensabile?

Perché abbiamo sempre sostenuto che l’apertura di una rotta aerea non garantisce automaticamente flussi turistici. Senza attività di promozione, comunicazione e commercializzazione sui mercati di origine, i voli non reggono. È una verità che purtroppo è stata spesso ignorata.

Alla luce delle recenti cancellazioni di voli, che valutazione fa oggi?

Con rammarico dobbiamo constatare che le cancellazioni di alcune tratte su Salerno da parte di British Airways ed EasyJet potevano essere evitate. Se si fosse dato seguito al Progetto Nantes, sostenendo le rotte con attività di marketing condivise con le compagnie e i tour operator, oggi probabilmente parleremmo di uno scenario diverso. È una lezione che non può essere ignorata.

 

Lo sguardo al futuro

 

Guardando avanti, c’è il tema del riconoscimento regionale delle DMO. Come vi state preparando?

Con grande serenità. Grazie all’esperienza maturata e alle attività già realizzate, Cilento Autentico DMO e Salerno Destination DMO potranno beneficiare di un percorso di riconoscimento più rapido. Non per favoritismi, ma per merito e risultati concreti.

In conclusione, cosa rappresentano oggi le DMO per il turismo salernitano?

Rappresentano un cambio di paradigma. Dimostrano che il turismo non si governa con improvvisazione o slogan, ma con visione, competenze e lavoro quotidiano. Fenailp Turismo ha creduto nelle DMO quando pochi ne comprendevano il valore. Oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti e costituiscono una base solida per il futuro del turismo in provincia di Salerno.