Scontro a suon di note tra Forza Italia e Popolari e Moderati. Al centro del dibattito le dichiarazioni dell’europarlamentare Fulvio Martusciello circa i fondi spesi dalla Regione Campania sui manifesti elettorali contro il governo nazionale. «Un sommesso invito all’on. Fulvio Martusciello: sproni i suoi amici parlamentari a difendere gli interessi della nostra Regione e del Sud invece di limitarsi ad ironizzare sui manifesti di De Luca. Si impegni con il governo Meloni nella difesa del Mezzogiorno dall’Autonomia differenziata, che la Lega porta avanti con ostinazione, e soprattutto assicuri la propria disponibilità nell’accelerazione dei tempi sull’accordo di coesione. Perdersi negli attacchi sui manifesti è disattenzione nei confronti dei problemi reali che attanagliano le nostre comunità. Disquisire sul crudo e talvolta condannabile linguaggio deluchiano, è il tentativo di distogliere l’attenzione dal grido di dolore lanciato dagli amministratori locali», hanno dichiarato il coordinatore Aniello Salzano e i consiglieri Giuseppe Zitarosa e Barbara Figliolia che accendono i riflettori sui Fondi di coesione: «non si tratta di schierarsi dalla parte di De Luca, ma di battersi semplicemente contro la “discriminazione politica” che oggettivamente il Governo sta attuando nei confronti della Campania. Contestare al Governo i tempi di distribuzione dei Fondi, significa molto semplicemente richiedere più attenzione nei confronti di una Regione che ha notevoli problemi sociali. Al di là dell’appartenenza politica, dovrebbe farlo ciascuno dei nostri rappresentanti in Parlamento, che invece tacciono. E il loro silenzio appare ai cittadini una forma di diserzione – hanno aggiunto – Eppure davanti al trattamento che il Governo a Roma ha riservato al Presidente della 2^ Regione d’Italia, e insieme con lui alle centinaia di Sindaci ed amministratori, i Parlamentari dell’area di governo avrebbero dovuto sviluppare una critica o almeno una sorta di fastidio. Invece nulla! È davvero miopia politica poi non rendersi conto che la cosiddetta Autonomia differenziata, caparbiamente inseguita da Calderoli e ritenuta dai più illustri Costituzionalisti “un esempio di analfabetismo costituzionale”, verrebbe in realtà a creare venti piccoli Stati, venti centri di spesa e quindi ulteriori sperperi, la definitiva dissoluzione dell’Italia, della sua unità e con la babele dietro l’angolo». Per i Popolari e Moderati, infatti, sarebbe stato opportuno fare quadrato attorno a De Luca, «dal momento che sono in ballo gli interessi di tutti. Contro il trattamento riservato alla Campania circa i Fondi di coesione, i parlamentari, e l’intera classe dirigente, non se ne dovrebbero stare zitti e muti, perché a rischiare seriamente sono le nostre Istituzioni, gli equilibri democratici, il futuro dei nostri giovani – hanno aggiunto – L’on. Meloni intanto non fa mistero della sua personale insofferenza, anzi ostilità, nei confronti di De Luca: ma in questo modo però si arrecano danni all’economia della nostra Regione, se ne aggravano i problemi sociali, si aggiungono complicazioni ulteriori agli esangui bilanci dei Comuni. L’inquilino di Palazzo Chigi ha l’obbligo di dimostrare sempre imparzialità ed equanimità nei confronti di tutti, senso dello Stato, e mai offrire l’impressione di chi appare troppo contento ed appagato di dove è arrivato, immaginando di poterci restare per sempre e di poter gestire il potere in modo assoluto. È successo negli ultimi anni già ad altri, prima di lei, e tutti sappiamo come è finita». Non si fa attendere la replica del coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, Roberto Celano: «Nella corsa a chi è più servile nei confronti del potere si “mettono” innanzi a tutti e chiedono incredibilmente all’On.le Fulvio Martusciello “conto” dei fondi di Coesione, quelli utilizzati dal loro “mentore” per la festa del provolone e dello scazzatiello, errando probabilmente il destinatario delle loro “preoccupazioni”. Fingono di ignorare che la Campania è in coda per l’utilizzo dei fondi di coesione (2014/2020) e che è l’unica regione che solo da qualche giorno ha inoltrato documentazione per consentire l’accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, come ben evidenziato dal Ministro Fitto. Neppure si sono accorti, inoltre, che il divario Nord/Sud cresce non per l’autonomia differenziata (non ancora in vigore ed inserita in costituzione dalla coalizione di cui fanno parte), che partirà solo se sarà possibile finanziare i Lep, ma per la distribuzione delle risorse in base al criterio della spesa storica ed a causa di quegli sprechi perpetrati da amministratori incapaci ed arroganti che essi vergognosamente difendono, chinando il capo e stendendo la mano in attesa di briciole “politiche”».
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