Rischiò la sua vita per salvarne quella di due giovani che nell’estate di 4 anni fa stavano annegando in mare a largo di Capaccio Paestum. Eppure la prima sentenza del Tribunale lo ha accusato perchè il suo intervento da ‘eroe’ ha violato delle norme. Protagonista della vicenda il bagnino Pierluigi Caroccia che all’epoca dei fatti (era il 27 giugno del 2012) vista la situazione non ci pensò due volte prima di gettarsi in acqua e trarre in salvo le due bagnanti con una di queste finita in coma e risvegliatasi poi dopo 5 giorni.
Secondo i giudici, Caroccia non sarebbe dovuto intervenire in quanto le due ragazze si trovavano nella spiaggia sita accanto a quella del lido dove il bagnino prestava servizio. Pierluigi lavorava inoltre in uno stabilimento che non lo teneva assicurato ed aveva una spiaggia sopra gli 80 metri che prevedeva la presenza di almeno due lifeguard. Caroccia, che ha ricevuto immediatamente la solidarietà di un’intera comunità, è pronto a presentare ricorso dopo essere stato accusato di non aver agito come avrebbe dovuto.