di Andrea Pellegrino
Via la Tekton da Piazza della Libertà. Il Comune di Salerno ha risolto tutti i contratti in capo al Consorzio di imprese – citandolo, tra l’altro per danni – per la realizzazione della piazza e del sottostante parcheggio interrato, dell’intervento B – viabilità, urbanizzazione e deviazione del torrente Fusandola (oggetto di variante in corso d’opera attenzionata dall’autorità giudiziaria) e delle opere complementari. Insomma, rescissione da tutto per «grave inadempimento alle obbligazioni di contratto tale da compromettere la buona riuscita dei lavori». Prima la Esa Costruzioni, dunque – tra l’altro coinvolta in due inchieste relative a Piazza della Libertà – ed ora il Consorzio stabile Tekton che abbandona completamente il cantiere su disposizione del dirigente del settore ambiente e protezione civile e Rup dell’intervento Luca Caselli. Secondo la ricostruzione della vicenda che ha portato la rescissione dei lavori, il Consorzio avrebbe disatteso un ordine di servizio impartito dopo la rimozione temporanea dei sigilli – per un periodo di 10 mesi – del cantiere sottoposto a sequestro all’indomani dei crolli verificatisi in alcuni settori della piazza sul mare. Provvedimento giunto dal Gip del Tribunale di Salerno lo scorso 23 ottobre e con scadenza agosto, secondo i dieci mesi concessi dall’autorità giudiziaria per il ripristino e la messa in sicurezza di alcune opere nel cantiere crepato. Da qui la stesura di un nuovo progetto strutturale di adeguamento e ripristino delle condizioni di sicurezza e il conseguente ordine di avvio dei lavori con la relativa nuova documentazione prevista. Lavori che non sarebbero mai cominciati da parte del Consorzio che rivendicherebbe nella responsabilità dei crolli «l’errore progettuale», nonché una nuova valutazione economica «trattandosi di un intervento nuovo e non previsto dal contratto originario». Opposta la valutazione del Comune di Salerno che ha, dunque, proceduto alla risoluzione dei contratti, procedendo tra l’altro «all’incameramento della cauzione per il risarcimento parziale dei danni subiti» e all’avvio «delle procedure di recupero delle somme relative al totale del danno subito».