di Andrea Pellegrino
Perse la vita per salvare molte persone durante la tragedia ferroviaria di Balvano, il Comune di Salerno dedica una strada a Vincenzo Cuoco. Da qualche giorno, dopo l’approvazione in giunta comunale della nuova denominazione della strada al conduttore ferroviario salernitano, fa bella mostra anche la targa di indicazione stradale nell’area di Pastena. Un riconoscimento che l’amministrazione comunale ha voluto dare al suo concittadino, coinvolto nell’incidente del treno 8017 nel 1944 a Balvano. Più di 600 persone morirono in un assurdo e incredibile incidente ferroviario: il più grave della storia. Sul treno trovarono la morte molti salernitani i cui elenchi sono stati pubblicati, sia nei numerosi libri che nei documenti dell’epoca. Nell’occasione – raccontano i libri di storia – si contraddistinse un conduttore ferroviario Vincenzo Cuoco, 45enne di Salerno, che per portare in salvo diverse persone non ebbe scampo, lasciando moglie e sette figli, di cui il primo maschio (poliomielitico) e sei ragazze, a partire dai diciassette fino a tre anni. Soddisfazione è stata espressa dal nipote del capotreno, il salernitano Vincenzo Galdi, vicedirettore provinciale della Coldiretti Salerno. «E’ emozionante per noi della famiglia – spiega Galdi – ma soprattutto è un gran segno di sensibilità da parte dell’amministrazione comunale che ringrazio. Il nome di mio nonno ed il suo sacrificio resteranno impressi in questa città per sempre».