Il vecchio adagio “La gatta, per andare di fretta, fece i figli ciechi” racchiude una verità spesso osservata nelle campagne elettorali di Salerno. In queste occasioni, si pianificano progetti e iniziative con l’intento di guadagnare consensi, dimostrare impegno e spendere risorse pubbliche, a volte in modi discutibili. Tuttavia, questa corsa contro il tempo spesso porta a lavori superficiali, che a lungo termine possono causare problemi ben più gravi. L’adagio illustra chiaramente le conseguenze negative delle decisioni e delle azioni affrettate, evidenziando come la fretta possa compromettere sia la qualità che l’efficacia degli interventi. Tra entusiasmo e disagi, a settembre 2023 sono iniziati i lavori di restyling del Corso Vittorio Emanuele, un progetto che ha suscitato grande clamore e interesse. Ogni piccola pietra rimossa è stata oggetto di reportage. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale ha presto lasciato spazio a preoccupazioni concrete. Dopo pochi giorni dall’inizio dei lavori, è emerso che questi non sarebbero stati completati in tempo per l’evento “Luci d’Artista”. È iniziata così una corsa contro il tempo per porre rimedio: è stato posato un asfalto provvisorio, con tanto di cartello, per evitare brutte figure con i turisti. Terminato l’evento “Luci d’Artista”, la macchina burocratica si è rimessa in moto, ma nessuno ha considerato l’impatto negativo di questi lavori sulla stagione turistica estiva. Le ultime notizie indicano che i lavori del primo lotto verranno interrotti ad agosto e presumibilmente conclusi a fine settembre. Non è da escludere che anche quest’anno si opti per una nuova sospensione con ulteriore asfalto provvisorio per consentire la kermesse delle Luci d’Artista. Questo modo di gestire le opere pubbliche ha creato disagi significativi. Riceviamo continuamente segnalazioni dai residenti del corso che non possono tenere le finestre aperte a causa della polvere che invade le loro case. Anche i commercianti denunciano disagi quotidiani: i negozi di abbigliamento trovano i capi coperti di polvere, e le attività commerciali che vendono prodotti alimentari faticano a mantenere la pulizia. Da Via Gelso ci segnalano un altro disagio: dopo la recente asfaltatura della strada con un materiale molto friabile, è stata omessa la segnaletica orizzontale. Sono scomparse le linee che delimitano la carreggiata, le strisce pedonali e persino gli stalli per diversamente abili. Come se non bastasse, è apparso un mini escavatore che ha nuovamente scavato la strada. Chiediamo quindi agli amministratori: quando vengono eseguiti i lavori pubblici, gli enti coinvolti vengono adeguatamente avvisati? Il Comune, in qualità di proprietario della strada, ha la responsabilità di coordinare i lavori di asfaltatura con tutti i gestori dei servizi interessati, per evitare disagi e danni alle infrastrutture esistenti, oltre a interventi successivi non previsti. Queste comunicazioni sono state effettuate? Inoltre, verranno mai individuati i responsabili di questi inconvenienti? A Salerno, sembra che il menefreghismo sia all’ordine del giorno. Le spese pubbliche sono gestite senza trasparenza, e i cittadini non ricevono mai un rendiconto chiaro delle risorse utilizzate. La situazione è diventata ancora più preoccupante quando l’assessore al Bilancio, Eva Avossa, ha disertato la riunione di giunta convocata per approvare le variazioni di bilancio, poiché il bilancio presentato era poco chiaro. Questa mancanza di chiarezza solleva seri interrogativi sulla gestione delle finanze pubbliche e sulla responsabilità degli amministratori. È legittimo chiedersi se il loro comportamento sia davvero responsabile, sono consapevoli che le loro azioni scorrette hanno generato un deficit nel bilancio comunale? Questo disavanzo dovrà essere ripianato da noi e dalle future generazioni. La gravità del loro operato non può essere sottovalutata. Salerno viene spesso descritta dagli attuali amministratori come una città turistica europea, ma questa definizione sembra più una menzogna istituzionale che una realtà concreta. Sebbene Salerno sia geograficamente situata in Europa e presenti caratteristiche urbane, definirla una vera città turistica richiede una riflessione più approfondita. Per capire se Salerno possa essere considerata una città turistica, è essenziale chiarire quale tipo di turismo si intenda promuovere. Vista la sua posizione lungo la costa, il turismo estivo e balneare dovrebbe essere un punto di forza naturale. Tuttavia, la città presenta significative carenze infrastrutturali e organizzative. Nelle città turistiche di successo, i lavori di manutenzione e miglioramento vengono completati prima dell’inizio della stagione estiva, garantendo così un’esperienza piacevole e priva di disagi per i visitatori. Contrariamente, a Salerno, molti interventi si svolgono in piena stagione, causando disagi a residenti e turisti e compromettendo l’immagine della città come destinazione turistica. Per diventare una vera città turistica europea, Salerno deve affrontare e risolvere queste criticità, migliorando la gestione dei lavori pubblici e valorizzando appieno le sue potenzialità naturali e culturali. Solo così potrà aspirare al titolo di destinazione turistica di rilievo. Purtroppo, l’approssimazione di questi amministratori ha colpito duramente Salerno e non si tratta di casi isolati, ma di un modus operandi consolidato. La città sta pagando le conseguenze di queste scelte. I giovani lasciano Salerno, impossibilitati a realizzarsi professionalmente, e le famiglie faticano a sostenere la pressione delle tasse comunali, poiché lavori mal eseguiti e soggetti a continue manutenzioni ricadono sulle tasche di tutti. I commercianti sono tra i più colpiti da queste opere inutili e approssimative. Con l’avvicinarsi delle elezioni, gli attuali amministratori sentono l’urgenza di mostrare i risultati del loro mandato. La corsa a completare i progetti prima delle elezioni può portare a risultati disastrosi. È fondamentale concentrarsi sulla qualità e sulla sostenibilità degli interventi, piuttosto che sulla mera rapidità di realizzazione. Solo così si potrà evitare il circolo vizioso di lavori mal eseguiti e costi aggiuntivi, garantendo al contempo un reale miglioramento della qualità della vita. Dunque, chi si arricchisce veramente da queste opere inutili? Nei nostri incontri con la cittadinanza tutti ci rappresentano queste doglianze. Invitiamo caldamente a non sprecare ulteriormente le risorse pubbliche e a evitare lavori approssimativi. Se siete davvero intenzionati a dare un buon esempio, vi esortiamo a rassegnare le dimissioni per incapacità, una situazione ormai evidente a tutti. Salvatore De Lucia coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno con delega agli enti partecipati e bilanci
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