Ha rivoluzionato, come è stato scritto, i metodi investigativi della Procura di Avellino, dove è stato per sei anni. Sei anni di successi, soprattutto in materia di contrasto ai reati nelle materie economiche e tributarie. Suo il megasequestro, il più grande in Italia mai fatto, quasi due anni fa, di un miliardo e settecento milioni di euro di bonus edilizi falsificati, che stavano creando un danno immenso all’erario statale. Ma anche sequestri per centinaia di migliaia di euro per aziende municipalizzate del territorio irpino e sannita, quali l’Ente svolgente il Servizio Idrico Integrato. Sue anche le molteplici istanze di fallimento e liquidazione giudiziale nei confronti di grosse aziende partecipate e non. Tra queste l’Alto Calore, la Sidigas, azienda partecipata del gas, l’Avellino Calcio e l’Avellino Basket. Come anche una delle aziende del Consorzio ASI. Tutte iniziative andate a buon fine, con il conseguente risanamento legale dei conti delle Aziende stesse. Mai Avellino aveva conosciuto una tempesta di indagini giudiziarie così fruttuose, in un territorio da sempre considerato a bassa intensità criminale. Merito di questa rivoluzione non solo Vincenzo Russo, ma anche il nuovo impulso dato all’ufficio di Procura da Domenico Airoma, il Procuratore Capo napoletano arrivato circa quattro anni fa. Sta di fatto che l’iperattività della Procura irpina ha assicurato alle finanze dello Stato, quando questi processi saranno terminati, centinaia di milioni di euro, per adesso sequestrati, che confluiranno nelle casse statali per effetto della confisca obbligatoria. Milanese di nascita, Vincenzo Russo occuperà un posto nella stessa Procura in cui prestò servizio, per molti anni, suo padre Michelangelo Russo. Di Milano dicono che ha acquisito la mentalità efficientistica e le capacità organizzative, unite alla velocità dell’azione investigativa. Vincenzo Russo ha esordito nella sua carriera in una Procura difficile e impegnativa come quella di Catanzaro, dove, agli inizi del decennio passato, ha avuto come maestro l’allora Procuratore Aggiunto Giuseppe Borrelli, attuale Procuratore Capo di Salerno. Un ricongiungimento, quindi, che non mancherà di dare i suoi frutti. Russo è poi stato alla Procura di Potenza e successivamente a quella di Treviso, in supporto al pool investigativo impegnato nell’indagine sulle Banche Venete. Temperamento sportivo, Vincenzo Russo è l’attaccante di punta della squadra di calcio della Corte d’Appello di Salerno. Ha lasciato lunedì la Procura di Avellino tra gli abbracci (e qualche lacrima) di tutti i colleghi, nessuno escluso, e di tutti i funzionari e l’intero corpo di polizia giudiziaria. A salutarlo, come riporta “irpinianews.it”, anche il Questore di Avellino Pasquale Picone, il colonnello Domenico Albanese, il Maggiore Silverio Papis, il Presidente Gian Piero Scarlato e la Presidente dell’ANM Monica D’Agostino. Auguri quindi al Sostituto Procuratore di Salerno Vincenzo Russo, per il nuovo incarico, da parte di tutta la Redazione di Cronache di Salerno.
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