C’è chi teme un blitz ferragostano a Palazzo di Città. C’è chi invece già pensa alle prossime elezioni amministrative. L’estate (politica) salernitana quest’anno è diversa dalle altre. Non fosse altro che s’attende la nuova giunta che aprirà ufficialmente l’ultima fase amministrativa prima dell’avvio della campagna elettorale che partirà immediatamente dopo i festeggiamenti di San Matteo. Enzo Napoli spera di restare in sella, presentandosi alle elezioni. Ma l’ipotesi non sembrerebbe concreta, ad eccezione di cambi di strategia. Secondo indiscrezioni, il candidato sindaco sarà ben altra persona. Ma fino ad allora la tappa più prossima riguarda la rimodulazione della giunta comunale con il prossimo addio di Franco Picarone e Luca Cascone, eletti in Consiglio regionale.
Le strategie in campo
La strategia principale vedrebbe le deleghe di Picarone (attività produttive) e di Cascone (trasporti) spalmate verso gli altri assessori della giunta del facente funzioni Napoli. Seppur, se dovesse essere questa la via seguita – già tracciata dal cerchio magico deluchiano – non si esclude che qualche delega possa scappare anche a qualche consigliere comunale che attende e spera nell’assessorato. Come Angelo Caramanno o Dario Loffredo pronti ad entrare nel governo cittadino per lanciarsi verso le prossime elezioni amministrative di primavera. L’altra strategia, invece, vedrebbe l’ingresso in giunta dei due più votati attualmente in Consiglio comunale: quindi di Luca Sorrentino (che farebbe subentrare in consiglio Corrado Liguori) e di Horace Di Carlo. Ma la soluzione metterebbe in crisi l’equilibrio politico. Oltre a suscitare le perplessità di Loffredo e Caramanno, all’orizzonte s’aprirebbe il caso Felice Santoro (Campania Libera), sponsorizzato – a quanto pare – dallo stesso sindaco facente funzioni. Un assessorato a Santoro porterebbe in aula consiliare Enrico Coscioni, sconfitto alle Regionali e deluso dalla mancata nomina a commissario dell’Asl di Salerno.
Il caso politico
Ma Santoro è stato uno dei candidati della lista “Verdi – Davvero” che in giunta già è rappresentata da Gerardo Calabrese. Con la rimodulazione dell’esecutivo, infatti, si rischierebbe di aprire un vero e proprio caso politico. Gli stessi socialisti spingerebbero per il ritorno in giunta, dopo essere stati estromessi all’atto della nomina a vicesindaco di Enzo Napoli che sostanzialmente ha preso il posto di Enzo Maraio, attuale consigliere regionale. Poi ci sarebbe l’Udc, o meglio Paky Memoli che attende il suo riconoscimento dopo aver sostenuto la battaglia politica di Vincenzo De Luca e di fatto anche la sua amministrazione a Palazzo di Città, abbandonando così la strada dell’opposizione. Dunque il rimpasto potrebbe portare più scontenti che soddisfatti con il serio rischio di mescolare le carte all’interno della maggioranza. Quanto ai consiglieri, infatti, non si escludono colpi di scena: si dice, infatti, che Marco Petillo, ben presto saluterà il gruppo dei socialisti per entrare in una civica deluchiana, con molta probabilità “Campania Libera”. Ma questo è solo l’inizio, per ora attenzione massima ai blitz agostani.
(andpell)