Ritorna l’arma azzurra a Salerno per una due giorni, il 14 e 15 settembre di grande interesse. Ieri mattina a Palazzo di Città ospite del Sindaco Vincenzo Napoli, il Generale Ispettore Capo Gennaro Cuciniello, unitamente al Tenente Colonnello Giuseppe Alise hanno presentato l’evento dedicato alla “Medicina Aerospaziale, arte, musica e onde”
Di Olga Chieffi
Sin dal periodo preomerico, la musica era integrata con la medicina: Chirone il centauro, maestro di musica di Achille, era sia musicista che medico, parimenti, lo stesso Apollo, dio della musica e protettore della medicina. In seguito, nel periodo ippocratico la musica simboleggerà e configurerà una forza di natura arcana, indomabile, legata alla potenza del male e del bene, capace di lenire il dolore, di sanare il corpo, d’esaltare l’uomo al divino oppure d’abbatterlo nei tormenti dell’angoscia. Musica e medicina, un binomio inscindibile, scenderà in campo, il 14 e 15 settembre nell’evento “Medicina Aerospaziale, arte, musica e onde” che riporterà a Salerno l’Aeronautica Militare per il suo 101° anniversario, preludio ad un probabile raduno nazionale in città, che ci farebbe certamente alzare gli occhi al cielo a caccia delle magiche scie tricolori delle funamboliche frecce. Ieri mattina il Generale Ispettore Capo Gennaro Cuciniello presidente della sezione salernitana dell’Associazione Arma Aeronautica, unitamente al Tenente Colonnello Giuseppe Alise, ospite del Sindaco Vincenzo Napoli, ha presentato l’intenso programma che prenderà il via a Baronissi. Sabato 14 settembre, infatti, l’appuntamento è per le ore 9 presso l’aula consiliare “Raffale Iuliano” del Comune di Baronissi, ove si terrà una tavola rotonda su “La medicina aerospaziale tra passato, presente e futuro”, nella quale saranno toccate numerose tematiche come trasporto medico in biocontenimento, intelligenza artificiale ed altro ancora, attraverso cui si stringeranno rapporti con l’ateneo salernitano, considerante la grande tradizione medica, simbolo della nostra Hippocratica civitas. La Medicina Aerospaziale è quella branca specialistica che si occupa della clinica, della ricerca e del supporto operativo alla salute psicofisica, sicurezza e performance del personale di volo, dei passeggeri e del personale del settore aerospaziale. Ma questo tipo di medicina ha, tra i suoi fini, anche quello di studiare e prevenire l’ipossia, il barotrauma, la sindrome da decompressione, la fatica operazionale, il disorientamento spaziale, gli effetti usuranti e destabilizzanti delle accelerazioni a livello fisico e mentale di un pilota su velivoli altamente performanti come quelli di ultima generazione che raggiungono elevati carichi di G e di velocità, intendendo per “carichi di G” una forza di gravità molto più grande di quella abituale sulla terra, addirittura 7-8 volte maggiore in determinate manovre di volo, ma anche di comprendere il problema opposto cioè quello che la microgravità o l’assenza di gravità vera e propria provoca sull’uomo. Il medico aerospaziale studia, valuta e previene anche i disturbi della visione, degli stress fisici, dei fattori umani, del sonno e ritmi circadiani in una particolare categoria quali sono gli aeronaviganti dove la fisiologia degli organi, soprattutto dell’apparato cardiovascolare, respiratorio, neuromuscolare, viene profondamente modificata, sollecitata e adattata alle sollecitazioni. Studi questi che verranno illustrati da ospiti illustri quali il Gen. Isp. Capo Pietro Perelli, Capo del Corpo Sanitario dell’Aeronautica Militare, il Col. Medico Marco Lastilla, Capo Ufficio del Capo del Corpo Sanitario Aeronautico di Roma, che si è collegato in streaming in conferenza, il Dott. Primo Sergianni, Direttore Sanitario dell’Asl di Salerno; il prof. Antonio Giannone dell’Università Politecnico di Torino e Presidente dell’Associazione Umanesimo ed Etica della Società Digitale e ancora, il Prof. Paolo Remondelli, Direttore Vicario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno, il Dott. Antonello Furia, Responsabile Sezione Aeromedica dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e il Ten. Col. Medico Angelo Landolfi, Servizio Sanitario del Comando Logistico A.M. Nel corso del convegno sarà visibile una rassegna d’arte contemporanea intitolata “In volo verso il futuro” curata dagli artisti Claudia Mazzitelli e Alfredo Avagliano. Inoltre, si potranno sperimentare le facilities di realtà virtuale e osservare le apparecchiature e alcuni manufatti presenti di Digital Comedia del Dott. Guido Bozzelli e dell’Associazione A.A.A. Sezione di Caserta. Non poteva mancare la banda musicale il cui concerto si svolgerà sempre sabato alle ore 18,30 nel teatro Augusteo. Il Maestro Pantaleo Leonfranco Cammarano ha allestito un programma “spaziale” per restare in tema. Dopo la famosa Marcia d’Ordinanza firmata da Alberto Di Miniello, che ha arrangiò una melodia di Romualdo Marenco, tratto dal balletto “Amor” e che esprimiamo il desiderio di ascoltare per intero, il programma verrà inaugurato dalla più celebre delle Rapsodie Ungheresi di Franz Liszt, la n°2 in Do diesis minore, in cui verranno evocati coi fiati il violino e il cimbalom. Non poteva mancare l’omaggio a Giacomo Puccini che verrà dall’Intermezzo della Manon Lescaut, ispirato dalle parole del romanzo di Prévost, con le sue eccitazioni e i suoi sconforti, pagina trascritta dallo stesso Maestro. Uno dei più grandi maestri e compositori per banda è Gennaro Abbate, del quale verrà proposta la marcia sinfonica Quadro Romantico, resta un chiaro omaggio al luminoso passato della letteratura per questa formazione. Clou del programma sarà l’esecuzione del secondo movimento della suite Orchestrale di Toshio Mashima Birds, Seagull un solo, che verrà eseguito dal I sassofono contralto della Banda il Luogotenente Sebastiano Ventriglia, erede della tradizione italiana di questo strumento, nella città in cui ha studiato e si è diplomato, e che ha visto la fondazione della prima cattedra nazionale di sassofono grazie al maestro Francesco Florio, il cui figlio Antonio, gli consegnato il suono e il segreto delle ance di famiglia. Sono questi i giorni dello sbarco degli americani e la banda offrirà un portrait di Glenn Miller, musicista simbolo di quelle giornate, quanto il boogie, con il celebrato In The Mood, divenuto un vero e proprio inno della liberazione nel mondo, colonna sonora della fine della guerra e di un’epoca, e simbolo dell’inizio di un’altra era, quella della libertà. Finale con la Theatre Music di Philip Sparke, un pezzo datato 1990 in tre movimenti Ouverture, Entre d’Act e Finale legati da un filo rosso di melodie, che porrà in luce tutte le sezioni della banda. Nel corso del weekend sarà allestita una mostra statica sul lungomare di Salerno a Santa Teresa. Inoltre, nella mattinata di domenica 15 ci sarà un’esposizione di Ferrari, col famoso cavallino rampante simbolo di Francesco Baratta e Lamborghini con il toro rampante marchi in eterna sfida, tra le eccellenze italiane, della Federazione Italiana Supercar e gli aeromodelli dell’ASD Aeromodellisti Salernitani.