Salerno, l’importanza della partecipazione alle fiere del turismo - Le Cronache
Cronaca

Salerno, l’importanza della partecipazione alle fiere del turismo

Salerno, l’importanza della partecipazione alle fiere del turismo

Di Olga Chieffi
Vicini all’equinozio d’autunno, a breve il comune di Salerno, nella persona dell’Assessore al Turismo Alessandro Ferrara, tirerà le somme di una stagione turistica che è veramente esplosa un po’ dappertutto, forse perché veramente è stata la prima post-covid e la nostra città ha rivisto i gruppi di stranieri da tutto il mondo. La comunicazione nel comparto turistico è ricca di particolarità che derivano direttamente dall’astrattezza del prodotto turistico, il marketing del comparto turistico è quindi fortemente legato alla caratteristica di intangibilità del prodotto stesso. La percezione che il consumatore avrà del prodotto, infine, è direttamente connessa alle sue aspettative, alle esperienze pregresse e difficilmente è determinabile a priori tramite caratteristiche oggettivamente misurabili. Il totale dell’esperienza turistica non è oggettivamente misurabile nel suo complesso. Possono essere misurati la puntualità del mezzo di trasporto, i servizi presenti o meno nella struttura ricettiva, ma caratteristiche come il comfort, la piacevolezza del viaggio, l’intensità dell’esperienza complessiva sono elementi che il turista valuta in maniera assolutamente personale e discrezionale. Anche per questo il marketing del comparto turistico deve essere costruito avendo ben presente la consapevolezza che i consumatori del prodotto turistico compiono scelte guidate in gran parte dal livello emozionale. Per realizzare tutto ciò ed avviare la stagione autunnale Alessandro Ferrara ha convocato tutti gli operatori culturali ieri mattina, così come nei prossimi giorni sarà la volta dei ristoratori, albergatori, del Cna, e di tutti coloro che operano nel settore turistico per poter sbarcare con una brochure in italiano, inglese e spagnolo al Ttg Travel Experience di Rimini, pe ben preparare l’evento delle Luci d’Artista, aggiornandola con gli eventi e cartelloni che man mano andranno ad allestire anche a fiere alle quali viene riconosciuta attualmente la maggior rilevanza a livello mondiale che sono l’ITB di Berlino e il World Travel Market di Londra, oltre, naturalmente Madrid e Milano, in febbraio. Le fiere sono riconosciute essere una parte importante e di crescente rilevanza nell’elaborazione del marketing mix dell’organizzazione. In particolare nel comparto turistico rappresentano un punto di incontro di grande rilevanza per operatori del comparto tra loro e con il grande pubblico. Durante questi eventi si ritrovano nello stesso ambiente operatori dei cinque continenti e di comparti che vanno dal leisure a quello congressuale, per indicarne solo due tipologie, ottimizzando le possibilità di contatto. Innanzi tutto il focus verrà posto sulle esperienze le esperienze creano dei valori sensoriali, emozionali, comportamentali e relazionali che sostituiscono quelli funzionali e Alessandro Ferrara allestirà uno stand composito, in cui verranno esposti l’eccellenza dei prodotti enogastronomici e dell’artigianato. Grandi imput dal tavolo in reunion, al quale si sono assisi anche il sindaco di Vietri sul Mare Giovanni De Simone e il Presidente della Proloco di Vietri sul Mare Cosmo Di Mauro, che produrranno una brochure dedicata al proprio territorio, ma che effettueranno il viaggio insieme a Salerno, la consigliera comunale Antonia Willburger e poi ancora il patron e direttore artistico del Premio Charlot e del Teatro Delle Arti Claudio Tortora, intervenuto in rappresentanza anche del Teatro Ridotto e della Compagnia dell’Arte, il Teatro Ghirelli, il Festival Delle Colline Mediterranee e Salerno Day, Chiara Natella per il Teatro Dei Barbuti, la Fiera del Crocefisso Ritrovato, il museo Peppe Natella ed il Presepe di Mario Carotenuto, Simona Caracciolo per Linea d’Ombra, Carla Avarista per il Teatro del Giullare, Enzo Galdi per I Concerti di Villa Guariglia, Alfonso Aufiero per la Festa della Pizza, e ancora la musica con l’Associazione Emiolia, di Pasquale Auricchio, che lancerà anche una collaborazione con il Festival Barocco di Tirana, producendo Intermezzi e un’operina del ‘700, oltre stage di formazione con una figura del canto internazionale quale è Sonia Prina, Salerno Classica di Francesco D’Arcangelo con un dicembre sacro di raro ascolto, a cominciare In Nativitate Domini, Omaggio alla musica del natale composta nel 700 Napoletano, una Pastorale Lucana Viaggio musicale nelle tradizioni classiche e popolari della musica natalizia della zona lucana e l’ Oratorio di Natale Saint Saens, tutto nella chiesa di San Benedetto e il Conservatorio Martucci, con l’Arte della Giustizia e il Festival di Musica da Camera, verranno promozionati anche la programmazione del Teatro Arbostella, Teatro Nuovo, la rassegna estiva Teatrando al Quadriportico, l’Arena Arbostella e della Rassegna di Teatro Comico che si tiene presso la parrocchia di San Leonardo organizzata dalla compagnia Cosi per caso, oltre naturalmente il cartellone lirico-sinfonico e di prosa del massimo cittadino. Diverse le richieste quale una opportuna calendarizzazione degli eventi da parte di Claudio Tortora, senza inutili accavallamenti e aggiungerei spostandosi un po’ da questo luglio accorsatissimo. Grande attenzione anche alla Rete dei Musei, nata a Salerno nei mesi scorsi, dopo un lungo lavoro fatto dall’ex assessore alla cultura Antonia Willburger, che ha annunciato che presto ci sarà un contatto tra l’assessore al turismo del Comune di Verona con Alessandro Ferrara proprio per questo progetto, che vuol prendere a modello. Si sono posti, inoltre, anche quesiti sia sulle prospettive future di questi eventi fieristici in un contesto di digitalizzazione sempre più globale, nel quale le comunicazioni possono avvenire così facilmente senza un contatto diretto, sia sulla eventualità che mantengano la loro importanza quali eventi di incontro tra operatori commerciali. Manterranno la loro utilità o sono destinate a estinguersi?La risposta di Alessandro Ferrara che facciamo nostra, è che la digitalizzazione non possa in alcun campo arrivare a sostituire la presenza del soggetto umano (almeno si spera).