Salerno. Il degrado di Via Calenda - Le Cronache Salerno
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Salerno. Il degrado di Via Calenda

Salerno. Il degrado di Via Calenda

C’era un tempo in cui il degrado di Via Salvatore Calenda si riduceva a una semplice e simpatica dichiarazione d’amore: “Frullino, sei il mio battito d’ali”. Un messaggio che, all’epoca, aveva suscitato l’ilarità di qualcuno, non tanto per il romanticismo quanto per l’imperdonabile banalità. A catalogarlo senza mezzi termini come “messaggeria patetica di un imbecille” era stato niente meno che il sindaco di allora. Sì, proprio lui, quello che non disdegnava toni da cabaret e battute degne di un comico di terza serata. Quel sindaco, che tra una trovata di spirito e un proclama, ora si prepara a riciclarsi in qualche lista alle prossime comunali, perché la sua sconfitta alle regionali non sarà una fine carriera, ma solo un pit-stop. All’epoca, i ragazzi della zona ancora cercavano di esprimere sentimenti con scritte sui muri, mentre il primo cittadino dava sfoggio della sua maestria nell’arte del sarcasmo. Ma, ironia della sorte, oggi a imbrattare la città non sono più i cuori infranti, bensì gli “imbecilli” – per usare lo stesso linguaggio di allora – che la devastano con strumenti ben più pericolosi: l’indifferenza, il menefreghismo e la completa assenza di manutenzione. Ed eccoci al 2024, quasi 2025. Niente più messaggi d’amore, ma voragini che si aprono come libri di denuncia su un’amministrazione che sembra aver dimenticato Via Calenda. Nel pieno di una curva pericolosa, ecco apparire un cratere che definire “buco” è quasi un eufemismo. Questo abisso stradale, con il muro di recinzione inclinato sul piccolo marciapiede sono un vero pericolo. Una situazione che da comica diventa tragica, considerando che quella curva è frequentata quotidianamente da autobus e mezzi pesanti, diretti alle scuole della zona: l’Istituto Buonocore e l’Alberghiero Virtuoso. Non bastassero le voragini, la stessa curva è diventata un parcheggio improvvisato. Auto ovunque, che restringono la carreggiata e aumentano i rischi per pedoni, ciclisti e motociclisti. Ma non preoccupatevi: i nostri amministratori, probabilmente, sono troppo impegnati con i preparativi per il prossimo evento natalizio. Del resto, niente dice “Salerno” più delle luminarie scintillanti, anche se il resto della città affonda nell’abbandono. Torniamo quindi al messaggio, quello lanciato anni fa contro l’autore della scritta d’amore. Con gli stessi toni e parole, lo rivolgiamo oggi ai cittadini: se incontrate amministratori così imbecilli da lasciare la città in questo stato, fatene tesoro. Prima li evitate, meglio sarà per tutti. La città va amata, rispettata, curata. Mille scritte d’amore di ragazzi sognanti sono di gran lunga preferibili a mille buche stradali che mettono in pericolo pedoni e utenti, soprattutto quelli su due ruote. E allora, cari amministratori, prendete esempio: se proprio non riuscite a fare manutenzione, almeno lasciateci qualche messaggio d’amore. Sarebbe un progresso.

Salvatore De Lucia Responsabile degli enti partecipati e bilanci, coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno

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