Salerno far west, Questore che fai? - Le Cronache Ultimora
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Salerno far west, Questore che fai?

Salerno far west, Questore che fai?

Salerno, una città nel mirino. La notte scorsa, Salerno è stata teatro di due gravi episodi di criminalità che accendono i riflettori su una situazione sicurezza sempre più critica. Un panificio e una banca sono stati colpiti, sollevando interrogativi sulla prevenzione e l’efficacia degli interventi. Un ladro sfrontato ha agito in pieno volto, portando via l’incasso di una giornata intera, comprese le mance dei dipendenti, dal panificio Mulino Urbano di Piazza XXIV Maggio. Piero Robertiello, il titolare, mostra un’indignazione palpabile. “La cosa più clamorosa è che ormai qua si ruba a volto scoperto, senza nessuna precauzione, nemmeno nei furti”, dichiara Robertiello. “È diventato veramente una giungla a ciel aperto”. Poco dopo le 3:00, l’allarme ha suonato e le telecamere hanno ripreso ogni istante dei quasi due minuti in cui il malvivente, dopo aver forzato la porta d’ingresso, si è impossessato del denaro e del contenitore, allontanandosi con la cassa sotto il braccio e un bottino che potrebbe superare i 5mila euro. Nonostante gli investimenti in sofisticati sistemi di allarme, la sensazione di impunità persiste. “Non è nemmeno una questione di rabbia, è proprio una questione di sicurezza in generale per la cittadinanza”, spiega Robertiello. “Non è possibile che la gente la mattina si sveglia per andare a lavorare e.… ma non è il primo caso in città. Io ho messo l’allarme proprio perché in città c’è una situazione davvero incredibile, con furti continui, cioè la notte non si dorme tranquilli, parliamoci chiaro”. L’intervento della Polizia è stato tempestivo, grazie al collegamento diretto del sistema di allarme. “L’intervento della Polizia è stato veramente immediato perché il sistema di allarme era collegato con la Polizia, quindi l’intervento è stato veloce”, conferma il titolare. Tuttavia, Robertiello sottolinea la necessità di un cambio di rotta. “Il problema è che non serve la velocità poi di intervento, ma serve la prevenzione dell’intervento, quindi una città più sicura”. Rivolge quindi un appello diretto alle autorità. “Come imprenditore della città, l’appello è quello di capire qual è l’ingranaggio che non funziona più. Il responsabile penso sia il Prefetto, in questo caso della sicurezza cittadina: dovrebbe un attimo rivedere quelli che sono i piani di sicurezza della città”. Nella stessa notte, una banda di ladri ha tentato un “colpo grosso” alla filiale Deutsche Bank di Corso Garibaldi 154, una via centralissima nel cuore di Salerno. Nonostante la posizione, i malviventi hanno sfondato saracinesche e porta, puntando probabilmente alla cassaforte del bancomat situata subito dopo l’ingresso. Il colpo, tuttavia, non è andato a buon fine. I rilievi delle forze dell’ordine e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che avrebbero registrato le difficoltà dei ladri, saranno cruciali per chiarire i dettagli del tentato furto. Sebbene l’obiettivo fosse chiaramente la cassa automatica, qualcosa è andato storto e i ladri sono fuggiti senza riuscire a portare a termine il furto. I danni arrecati alla filiale sono stati significativi, costringendo la banca a rimanere chiusa per buona parte della mattinata. Questo ha generato indignazione tra i clienti, che vedono la propria banca aggiungersi alla lunga lista di esercizi commerciali presi di mira di recente a Salerno. La questione sicurezza a Salerno ha richiamato l’attenzione anche del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. A Nocera Inferiore, rispondendo a un giornalista sull’emergenza furti a Salerno, De Luca ha lanciato un monito al governo centrale. “Dovreste mandare qualche telegramma al ministro dell’Interno, Piantedosi”. Il presidente ha evidenziato le carenze di personale nelle forze dell’ordine, in particolare nella polizia stradale. “Mi dicono che, per quanto riguarda la polizia stradale, ormai siamo ridotti all’osso. Non c’è neanche il personale minimo per intervenire nelle emergenze”, ha sottolineato De Luca, precisando che il problema è di competenza nazionale. “Il problema è serio e riguarda ovviamente il governo nazionale, non noi. E dovrebbero cominciare a fare i conti con la realtà, anziché pensare a decreti e a contro-decreti che sembrano più interventi propagandistici che interventi mirati a risolvere i problemi concreti”.