di Erika Noschese
È la settimana successiva al voto per il rinnovo del Consiglio provinciale il periodo individuato dal sindaco di Salerno e presidente della Provincia, Vincenzo Napoli, per rassegnare le dimissioni. All’indomani della consultazione, dunque, Napoli dovrebbe lasciare la fascia tricolore, consentendo alla città di tornare alle urne nella prossima primavera, con il ritorno in campo di Vincenzo De Luca, pronto a riconquistare lo scranno più importante di Palazzo Guerra. Nelle ultime ore, sarebbe stato proprio De Luca a dettare la linea politica da seguire: prima il voto, poi le dimissioni. Una strategia che sembra lasciare sullo sfondo Lady Napoli, che in questi anni non ha mai mancato di esprimere giudizi negativi sulla mala amministrazione cittadina, guidata — secondo le sue posizioni — proprio dal marito. Per il presidente di Palazzo Sant’Agostino non si profilerebbero sotterfugi o manovre per giungere alla decadenza: la scelta sarebbe quella di rassegnare le dimissioni, determinando lo scioglimento del Consiglio comunale e, di conseguenza, la nomina di un commissario prefettizio. Da ambienti interni a Palazzo di Città filtra tuttavia una certa tranquillità rispetto a questo scenario: i conti dell’ente sarebbero in ordine e il commissario dovrebbe limitarsi a traghettare l’amministrazione verso il voto nella prima data utile. Secondo quanto si apprende, Napoli resterà in carica, dopo il voto, solo per il tempo strettamente necessario a conferire le deleghe. In queste settimane sarebbero inoltre al vaglio i profili ritenuti idonei a ricoprire il ruolo di vicepresidente, così da garantire la continuità amministrativa e accompagnare anche l’ente di secondo livello verso elezioni anticipate. La Provincia di Salerno ha già conosciuto una fase di gestione affidata al vicepresidente: in seguito all’arresto di Franco Alfieri, fu infatti Giovanni Guzzo a guidare l’ente. Guzzo, attuale vicepresidente uscente, è oggi in cerca di una riconferma. Ad oggi, l’unica certezza sembra essere la volontà di Vincenzo De Luca di tornare a occupare una posizione di potere, una scelta che — secondo i detrattori — risponderebbe più a esigenze di affermazione personale che a un reale interesse per la comunità. E si sa, l’ex presidente della giunta regionale campana ottiene sempre ciò che vuole. Al momento, per il sindaco di Salerno nessun contentino all’orizzonte ma non si esclude la possibilità di affidargli la guida di una partecipata del Comune. Un modo per ringraziarlo per quanto fatto fino ad oggi, nonostante le tante mortificazioni di questi anni.





