di Erika Noschese
La maggioranza Napoli non è mai stata così compatta. Consiglieri e assessori stanno facendo fronte comune per persuadere il sindaco sulla necessità di rivedere il Regolamento Pubblico-Privato, redatto dall’assessore alla Sicurezza Claudio Tringali. Seppur inizialmente considerato meritevole di attenzione, il regolamento rischia ora di trasformarsi in un bacino elettorale per chi, pur non facendo parte dell’amministrazione comunale, continua a gravitare attorno a Palazzo di Città, partecipando a riunioni importanti e avendo accesso a atti, delibere e documenti riservati. Emblematico è quanto accaduto ieri pomeriggio al Comune di Salerno, dove Tringali ha convocato i Comitati di Quartiere, un incontro organizzato materialmente dal suo collaboratore Gianni Fiorito, già pronto a candidarsi alla prossima tornata elettorale. Su questi due aspetti si è concentrata l’ira degli assessori, esplosa poco prima dell’inizio della giunta, quando Tringali, anziché presentarsi, ha chiesto al sindaco un incontro privato. Da un lato, il regolamento, nato come strumento politico, si sta trasformando in un mezzo di controllo nelle mani di un tecnico con l’obiettivo di favorire alcuni a discapito di altri. Ne è prova il fatto che nessun componente della giunta sia stato invitato a partecipare all’incontro. Dall’altro, la presenza di figure esterne all’amministrazione che circolano liberamente nel Comune, nonostante un provvedimento firmato dal sindaco Vincenzo Napoli nel marzo 2023, in cui si chiedeva agli assessori e al presidente del consiglio di “prestare la massima attenzione affinché negli uffici degli assessorati sia presente esclusivamente personale dipendente per l’espletamento delle attività lavorative”. Un provvedimento rimasto inapplicato, nonostante Tringali abbia già un segretario, un dipendente di categoria D. Va inoltre ricordato che Claudio Tringali è l’unico assessore tecnico della giunta Napoli, dopo che il sindaco ha chiesto le dimissioni degli altri due: l’allora assessore al Bilancio Paola Adinolfi e Michele Brigante.
