Salerno. Addio alla prof Miriana Tramontina - Le Cronache Salerno

Una combattente che non ha mai perso il sorriso. E ha saputo portare avanti tante battaglie con la forza del dialogo e dell’impegno. E’ così che noi tutti ricordiamo la professoressa Miriana Tramontina. Una forza d’animo straordinaria, un carattere determinato e travolgente. Queste, insieme a un’ineguagliabile simpatia, erano le sue principali caratteristiche. Quelli della nostra generazione, i quasi cinquantenni, l’hanno conosciuta a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, quando insegnava Tecnologia alla scuola media “Torquato Tasso” di Salerno. Ai tempi era una fervente volontaria, ma già con ruoli di responsabilità in ambito regionale, dell’Unicef. Era lei a organizzare tantissimi eventi scolastici di stampo istituzionale oltre a iniziative di carattere sociale, sempre al fianco dei bambini poco fortunati di ogni parte del mondo. Lei, che da profuga dalmato-croata ed esule istriana, con una gioventù vissuta nell’estremo Est dell’Italia, aveva ben chiaro il senso della sofferenza e il valore della solidarietà. Presso l’altro “Tasso”, il liceo classico di piazza San Francesco, era invece ubicato il locale dove si svolgevano riunioni e attività organizzative per l’Unicef. E la prof, come l’abbiamo sempre chiamata noi, rappresentava l’anello di congiunzione per alunni, attivisti, simpatizzanti, mondo istituzionale e società civile. Eccezionale. Era sempre lei a diffondere la cultura tra i giovani, a sensibilizzare tutti con proiezioni di filmati, letture, attività in grado di tenere viva la memoria di tanti popoli che hanno sofferto, dai profughi della Dalmazia agli ebrei vittime della Shoah. Ancora negli ultimi anni, nella sua veste di delegata dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia per Salerno e presidente del Centro di volontariato per la pace, l’infanzia e lo sviluppo, girava per le scuole di ogni ordine e grado con lo scopo di sensibilizzare tutti e tenere in vita quella memoria collettiva che è sempre stata, nella sua illuminata visione, il principale collante tra le generazioni. “Quando tu la storia l’hai vissuta e la racconti è una pagina che rimane nei cuori dei ragazzi”, amava ripetere spesso a margine di uno dei suoi tanti incontri. La prof era anche un’assidua frequentatrice della redazione di Cronache del Mezzogiorno prima e Le Cronache del Salernitano poi, sempre in prima linea con contributi giornalistici, testimonianze e sollecitazioni. Nell’ora della sua scomparsa, oltre a stringerci accanto al marito e ai figli, la ricordiamo con grande affetto e siamo certi che le centinaia di ragazzi che ha incontrato sapranno, in qualche modo, portare avanti la sua testimonianza. Sempre con il sorriso e l’energia che l’hanno resa una donna unica. Ciao prof.

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