di Marco De Martino
Surreale a dir poco quello che è accaduto in casa Salernitana. Lo tsunami Lotito ha rovinato la tranquilla domenica post ferragostana di Mario Somma. Il numero uno granata ha infatti esonerato il trainer di Latina ma salernitano d’adozione, ad appena due settimane dall’inizio della stagione che, almeno per la tifoseria, dovrà essere della riscossa granata. Quello che però lascia interdetti è la motivazione che il patron avrebbe comunicato al tecnico nel momento in cui gli ha dato il benservito. Lotito non avrebbe gradito lo scarso utilizzo, peraltro dopo una sola gara ufficiale, di alcuni calciatori ritenuti di grande spessore tecnico come Mounard, Foggia e Volpe (ma anche Scalise e Castiglia). Elementi che, ad onor del vero, erano o ai margini perché erano stati messi sul mercato dalla stessa società oppure ufficialmente infortunati e quindi indisponibili. Una versione questa dettata da fonti vicine all’allenatore laziale, versione poi ufficialmente smentita in serata dalla società: «Ha sofferto troppo la pressione psicologica della piazza», ha dichiarato Fabiani. Eppure, incredibile ma vero, dopo aver svolto tutto un ritiro, (quasi) tutta una sessione di mercato ed a due settimane dal calcio d’inizio della stagione, la Salernitana ha cacciato il proprio allenatore designato appena un mese fa. Cosa può cambiare in trenta giorni? Un film già visto, due anni fa quando Galderisi fu cacciato dopo due giornate e dodici mesi or sono quando Perrone rinunciò all’incarico un giorno prima della partenza per il ritiro sempre per divergenze con la società. Mario Somma, dal canto suo, ha deciso di rinunciare a tutti gli emolumenti finora maturati strappando il contratto annuale sottoscritto a fine giugno. A comunicare la decisione della società a Somma è stato il direttore sportivo Angelo Fabiani, che lo ha raggiunto nel primo pomeriggio nella sua abitazione di Latina. Il diesse pare abbia tentato invano ma fino alla fine di mediare e di ricucire lo strappo creatosi tra Lotito e Somma. Il patron però è stato irremovibile e lo ha esonerato. Fastidio per le continue richieste sul mercato, perplessità sulla condotta del gruppo, sulla gestione di alcuni calciatori tra cui Foggia e Mounard, le continue rivelazioni a tifosi e giornalisti mal digerite dalla proprietà: un ginepraio che per Lotito (e Fabiani) andava immediatamente stoppatoIntanto si è scatenata la solita, stucchevole, ridda di voci per il nome del successore di Mario Somma. In attesa dell’annuncio ufficiale, il primo nome per la panchina della Salernitana è quello di Alberto Bollini. L’ex allenatore della Primavera della Lazio, con cui si è laureato campione d’Italia, nella passata stagione ha fatto da vice ad Edy Reja e quest’anno, dopo l’approdo sullo scranno biancoceleste dell’ex granata Pioli, è rimasto a spasso ma sempre nell’orbita lotitiana. Ma la pista seguita da Fabiani è un’altra: Ugolotti e Calori, ma anche di tecnici in orbita Parma come Apolloni e Pizzi. L’ex tecnico del Pisa Menichini potrebbe però far saltare il banco. Questa mattina dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale del club dell’ottavo allenatore nominato da parte di Claudio Lotito in appena 3 anni di gestione societaria, tra Salerno Calcio e Salernitana. Zamparini comincia a tremare. Ma fino a ieri sera sul sito della società non era stata data la notizia dell’esonero di Somma.